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Come costruirsi una sella.

Aperto da ilsingolo, Febbraio 16, 2006, 19:58:13 PM

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ilsingolo

Come costruirsi una sella.

Premetto che non è mia intenzione insegnare niente a nessuno e che tutto quello che andrò ad elencare è passibile di modifiche/miglioramenti ecc. ecc.
Quindi cercherò nella maniera più chiara possibile di descrivere come ho costruito da zero una sella per la mia XR 400.
E’ visibile nella galleria foto (cercate  “ilsingolo”) ed è quella montata sulla moto con il serbatoio in alluminio (le altre foto sono della moto “prima versione”).
Il procedimento ovviamente è valido per costruire la sella di ogni tipo di moto (o quasi).

Quando acquistati il kit serbatoio/convogliatori (usato) era presente anche una sella artigianale (devo dire abbastanza ben fatta) che aveva alcuni difetti:
Toppo dura.
Fissaggio perfettibile.
Non “copiava” a perfezione il telaietto, lasciando in vista tubi e cablaggi .
Ultimo (e più importante) , non avendo il fondo piatto, con il peso del pilota, questo fletteva, andando ad ostruire la presa d’aria della scatola filtro scarburando parecchio la moto.

Da qui l’idea di ricostruirla da zero.
Primo consiglio: cercate di utilizzare i punti di fissaggio originali: sono ben  concepiti e robusti a sufficienza.
Installate il serbatoio e le plastiche su cui la sella dovrà “accoppiarsi” e fissateli.
Coprite l’ingresso della scatola filtro con del nastro da pacchi .
Personalmente ho utilizzato per lo scafo del multistrato da 12 mm : va valutato di volta in volta se lo spessore può bastare o meno.
A seconda che la si utilizzi da soli o in coppia  (la moto) e a seconda di come poggia sul telaietto (lo scafo) valuterete se sia opportuno passare a 14 o 16 millimetri (ammesso che esista il multistrato di questo spessore).

ATTREZZATURA: cutter, riga, goniometro o falsa squadra (meglio), nastro da pacchi, pennarello.
MATERIALE   :cartone
Io ho trovato più comodo fare prima una sagoma in cartone (bello spesso) collegando le varie sezioni con nastro da pacchi per potere modificare e perfezionare le misurazioni di ingombri e angolature tra le parti.
Tagliando e/o incollando si arriva ad avere quello che è l’immagine della base .
Attenzione: valutate sin da ora il posizionamento dei punti di fissaggio.
Quando vi rendete conto che la sagoma che state lavorando si “sposa” bene con il gruppo telaio/serbatoio/parafango posteriore si procede a trasposizione su multistrato.
Per “sposa bene” intendo dire che la sagoma (cercate di immaginarla poco più spessa e leggermente imbottita nei punti di contatto)  non deve avere sporgenze anomale o “ammanchi” evidenti.
Prestate attenzione al passaggio dei vari cavi elettrici (che niente venga schiacciato) e all’apertura della scatola filtro aria che non venga ostruita.

ATTREZZATURA: matita, gomma, riga, squadra, seghetto alternativo o sega a nastro.
                Raspa da legno o levigatrice orbitale/nastro , tampone e carta vetrata.

Riportata la sagoma sul mutistrato , avendo cura di rispettare la simmetria del pezzo e ricordandosi (IMPORTANTE) di considerare nei vari ingombri lo SPESSORE del materiale che andate ad utilizzare.
Ritagliare i pezzi (state leggermente abbondanti).
Con i vari pezzi appena ritagliati in mano, approntateli sella moto e segnate i punti in cui andranno fatte svasature, sbiechi ecc.
Va curato con attenzione il punto più critico di tutti: la congiunzione della parte discendente dal serbatoio con la parte piana (la seduta vera e propria).
Spesso un punto di fissaggio è sul serbatoio , due sono posteriormente e quasi sempre vi è un incastro nella parte inferiore (che blocca la sella al telaietto o al telaio principale).
La giunzione tra parte anteriore e seduta inferiore, va curata e resa solida (con colla, viti, rinforzi ecc. ecc.) cercate di non eccedere con le sporgenze superiori dei rinforzi perché a lavoro ultimato, da quelle parti ci staranno spesso i VOSTRI  “gioielli di famiglia” ( e meno zone dure incontrano meglio è…)

ATTREZZATURA : smerigliatrice angolare/cesoie/sega a ferro
MATERIALE            :lamierino di inox 15/10

A giunzione avvenuta si passa ai punti di aggancio.
Usate lamierini di inox sagomati a dovere  (avvitati allo scafo) ed eventualmente isolati con spessori
in gomma (in modo che no graffino il telaio).
Una volta fissati i vari punti di aggancio, verificate che installazione e smontaggio dello scafo ( o meglio della base dello scafo) siano agevoli.

ATTREZZATURA: cutter, seghetto alternativo, pennarello, riga, squadra
MATERIALE        : cartone, compensato 6mm oppure pvc in lastra  da 4 mm(meglio)

Se siete arrivati a questo punto, il peggio è passato.
Ora va raccordato il piano di seduta con la zona convogliatori/cassa filtro
Vi renderete conto che tra piano di seduta e bordo superiore dei convogliatori è rimasto uno spazio che andrà coperto da delle sottili strisce di compensato o pvc in lastre (preferisco quest’ultimo perché si riesce a sagomare a caldo per rifiniture migliori).
Tali strisce andranno costruite in cartone, poi approntate sulla seduta (magari fissandole con delle puntine) poi trasferite sul compensato/pvc quando si  trova  il compromesso ideale.
Ho parlato di compromesso perché non si deve aderire troppo ai tubi del telaio , alla cassa filtro o ai fianchetti (rischiando di sigillare l’ingresso della cassa filtro) ma neanche lasciare zone troppo aperte (brutte esteticamente e più soggette a passaggio di acqua/fango/polvere).
Serve appunto un giusto compromesso!
Fissate le bande laterali di copertura, verificate se ci sono sporgenze da eliminare (che otre che ad essere fastidiose e brutte rendono il rivestimento più vulnerabile in quel punto)
Potete procedere ad applicare alcune mani di turapori o impregnante in modo da rendere lo scafo il meno vulnerabile possibile all’umidità.

ATTREZZATURA : cutter, lama lunga e affilata (coltello da cucina) pennarello, riga, squadra.
         Tampone + carta abrasiva grana grossa, raspa da legno.
MATERIALE         : gommapiuma per imbottiture  della consistenza più opportuna q.b.

Si passa all’imbottitura.
A seconda dell’uso che si intende fare del mezzo si utilizzerà gommapiuma più o meno dura, (nulla vieta di fare strati di varie densità oppure di variare la densità tra davanti e dietro)
Io ho utilizzato solo la densità 75 (75 kg al metro cubo) che è bella compatta.
Mio fratello invece  ha fatto il fondo in 75 e la parte superiore in 60 (predilige il confort).
Ovviamente, più compatta è la gommapiuma meglio si lavora (taglia-raspa-sagoma)
Fate delle belle fette di gomma che posizionate sullo scafo (rimanendo abbondanti si 2-3 mm per parte) e una volta raggiunta una sagoma di massima , incollatela con del bostik.
Ad incollaggio avvenuto passate alla sagomatura finale (con cutter/coltello/raspa) fino ad ottenere il profilo che più vi aggrada.
Cercate di non fare incavi troppo evidenti (che potrebbero risaltare una volta rivestita).
SUGGERIMENTO: prendendo spunto da una tecnica usata dagli aeromodellisti (che sagomano le anime in polistirolo delle ali , tagliandole con un filo caldo) ho costruito un piccolo archetto in legno (che tiene teso tramite un elastico un filo di costantana) e collegandolo ad un trasformatore 220/15 ottengo un filo riscaldato che taglia (fondendola) la gommapiuma (occhio ai fumi che fa però…)
Si dice che come filo vada bene anche una corda di chitarra (mai provato personalmente…)
Per utilizzare al meglio l’archetto serve una seconda persona.
Ottenuta lo spugnato definitivo, si ricopre il tutto con uno foglio di gommapiuma da 10mm (si ricopre tutto, compreso le bande laterali fino ad arrivare sotto la seduta).
Incollato o graffettato questo ultimo strato, si può procedere al rivestimento.
Qui però non mi sentivo preparato (la copertina va tirata correttamente e puntata) e così mi sono rivolto ad un tappezziere.
Per chi fa off, consiglio un materiale antiscivolo.
Prima di montare il tutto, passate una bella leccata di silicone trasparente sulla parte inferiore (in modo da coprire le graffette ed evitare che alla lunga  facciano ruggine).

E’ tutto.
Scusate se mi sono dilungato.
Perdonate gli errori di ortografia ma non uso bene la tastiera come gli atri utensili.
Ovviamente ogni suggerimento, miglioria, consiglio sono ben accetti.
Salute a tutti e buon lavoro.

Ilsingolo  16/2/2006


ManuHellas

Mitico ilsingolo!!! Ho dato una lettura veloce ma il procedimento sembra spiegato abbastanza minuziosamente! Bene, appena potrò permettermi il serba Bl Italia mi cimenterò nella costruzione di una sella dritta, per poterci fare scivolare sopra i miei gioielli di famiglia, che ora, nelle staccate ardue, incontrano la fastidiosa gobba della sela originale del 400...Grazie! :)
ManuHellas


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sticchio

x nn parlare di quando sia doloroso in due!ci dovrò provare pure io un bel giorno(tra un bel pò..!) nel frattempo dovrò fare attenzione a nn maltrattarli troppo!un bel articolo cmq!hai fatto molto bene a scriverlo!
Se sentirai un rombo infernale...nn girarti a cercarmi!t isarò già davanti!

ARTIGLIO

complimenti per il post, mi sarà molto utile.......
Ci interessa molto di più la "Reppà" da conquistare che quelle che abbiamo già conquistato.
MARIO MAGNOTTA FOREVER

Ralf

XR600R - 1990
XR600R - 1986
Transalp
Vespa

Mc Chry

La mia sella sta bene e non ha bisogno di essere sostituita, ma mi ha fatto venir voglia di farlo..... se non avessi altri lavori piu' urgenti ... lo farei volentieri (con delle istruzioni cosi' ben fatte..sembra facilissimo)
Le mie piccole :
Vespa PK50Xl '86
XR600R '92
Vespa 50Hp 4M '96
DRZ400E / SM '04

FEFFE

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feffe

Sbirro - Beco 155

La vedo dura, veder delle foto...

Ultimo commento è del 2006...  ;)
With your mind power, your determination, your instinct, and the experience as well, you can fly very high.
Meglio una torta in compagnia che una merda da solo.
Se a vida lhe der um limão, faça dele uma caipirinha
Nada Pode me separar do amor de Deus