Menu principale

Allevamento ovini...

Aperto da Niko-984, Maggio 20, 2013, 18:11:01 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questa discussione.

Niko-984

X carbonela: clienti come te si contano come le mosche bianche, parlo per esperienza... poi comunque con le pizze qui in italia non si guadagna abbastanza e il gioco non vale la candela, potrebbe essere una buona idea aprire una pizzeria all'estero, allora si guadagnerebbe, questo si... ma anche lì c'è l'inghippo... non è facile come sembra e vi posso fare l'esempio...
Pur parlando spagnolo a livello madrelingua potrei aprire una pizzeria in qualche paese del sudamerica, vista la situazione economica il cile sarebbe il più indicato (gli altri paesi lasciamoli stare, davvero...), ma il discorso è uno, o tu vai lì che hai già un gran budget altrimenti in paesi del genere non apri un bel niente, non c'è nessuna legge che aiuta nuovi imprenditori nell'aprire nuove attività, soprattutto se sei forestiero, non c'è nessuna banca disposta a farti un prestito, soprattutto per cifre del genere, in cile poi la burocrazia è lunga e estenuante, vero che lì ce n'è molto di lavoro si, ma trovi come dipendente e pure poco pagato (lo stipendio medio è di 200000 pesos, poco più di 300 euro), con quei soldi non ci fai molto, arrivi a pagarti a malapena un affitto fuori dal centro (in santiago hai bisogno di tutto lo stipendio solo per un bilocale!), e avanti... quindi figuratevi, ma a sto punto dovrei fare un discorso più approfondito, ma alla fine, o hai i centomila euro e poi parti, altrimenti stai a casa tua o vai a fare la fame sottopadrone... e questo è il reale discorso pizzeria...

Vero che non ci si improvvisa allevatori, ci vogliono un sacco di conoscenze e ho la fortuna che ho un sacco di gente disposta ad aiutarmi a partire... questo è il motivo che mi spinge a puntare sul settore agricoltura partendo piano e magari fornendo prodotti a gastronomie locali, puntando tutto sulla qualità nonostante il prezzo finale...

carbonela

Nik...vai a farti un giro alla pizzeria dal rè a s.martino buon Albergo e vedi se non guadagna... ::) cmq se dovrei spostarmi all'estero per lavoro(ed ero in procinto tempo fà) mi sposterei alle Canarie/Tenerife/Fuerteventura...caldo 10 mesi all'anno...sei in Europa..e sei a regime C-zec....non hai alcun problema di sorte!!! ovvio non puoi andar là senza un soldino...nei paesi come cile-perù-brasile ecc... domattina se si alza uno con la luna storta...tu non sei padrone di nulla!!!

Felino68

#17
   Dunque, a questo punto se la tua vocazione sono gli ovini cerca di imparare il mestiere di casaro di latte di pecora da qualcuno che gia' lo fa', dato che il plusvalore piu' alto sta' proprio nel prodotto caseario, se venduto direttamente al consumatore finale. Poi pensa all' allevamento, magari imparandone le problematiche impiegandoti in uno degli allevamenti esistenti. Il fieno.....bisognerebbe scriverci un trattato. In sintesi. I ruminanti "digeriscono" la cellulosa e non la lignina. Sono due stadi successivi della maturazione dei cereali con cui si fa il fieno (avena nella fattispecie). Per avere la cellulosa bisogna tagliare in botticella (la spiga si e' formata, ma non e' ancora uscita). Purtroppo in quel periodo dell' anno (fine aprile) il tempo non e' spesso così clemente da permettere di imballarlo presto senza che prenda pioggia. Anche se si bagna non e' un problema, a patto che dopo lo si faccia ascuigare bene. Se prende piu' di un' acqua, generalmente, si iniziano a formare sul fieno dei puntini che sono muffe. Questa muffe danno due problemi. Essendo degli organismi viventi si nutrono del fieno su cui crescono, riducendo quindi i nutrienti che altrimenti avrebbe assimilato l'animale. Secondo, essendo le muffe degli antibiotici naturali, disturbano la flora ruminale e quindi le performance produttive dell' animale. Inoltre, se imballi un fieno umido, se ti va bene va solo muffo e non lo puoi somministrare se non aspettandoti delle conseguenze, se ti va male si puo' anche incendiare per autocombustione. Le leguminose, tipo veccia o trofoglio incarnato hanno il problema che se si bagnano diventano merda gia' sul campo. Il trifoglio poi e' particolarmente bastardo per il discorso autocombustione. L' erba medica che sarebbe il foraggio migliore, contiene i nutrienti nelle foglie. Se si imballa troppo secco le foglie si perdono durante questa operazione, se si imballa troppo umido va muffo. Ci sarebbe l' erba medica disidratata che dal secondo sfalcio in poi e' veramente un ottimo fieno, ma in virtu' della premessa autarchica, non si puo' prendere in considerazione. In alternativa al fieno ci sarebbe l'insilato, ma questa e' tutta un' altra storia.
"Hic sunt leones"
Vespa PX 125, Morini Canguro 350, Cagiva Elefant 650, Vespa PX 150, Honda XR 650 R AE, Honda NX 650 Dominator.

Niko-984

Eh... vero, ci sono pizzerie piantate da anni, con un buon prodotto e hanno il loro giro... ma fare adesso una cosa del genere è un'utopia...

Il fatto che il fieno facesse autocombustione è successo pure in qualche allevamento di bovini qui vicino, questo lo confermo!!

SUBA

Valuta le capre al posto delle pecore , non hanno malattie , mangiano di tutto , sono molto robuste , il latte di capra costa un sacco ed è molto ricercato .
occhio però allevare animali è molto impegnativo , non avrai più tempo libero estate ed inverno .
Honda XR600 '92 - KTM 600 LC4 '90 - Yamaha TDM900 ' 04 - Suzuki RM250 '93 - BMW K100RS '87 -

Phyl

#20
Se ti piacciono le sfide difficili vai pure avanti con l'idea dell'allevamento ovino o caprino tradizionale...... ma secondo me l'idea del latte crudo (vaccino o caprino) è + semplice e con molta meno concorrenza..... vedi te  ;)

La storia dell'allevamento tradizionale, dei formaggi etc etc mi sembra trita e ritrita ...... probabilmente sbaglierò io, però......

PS: a dire il vero il latte crudo di capra (ricercato perchè più digeribile del vaccino e perchè dà meno problemi di intolleranza o allergie) penso che non esista ancora in commercio...... forse dal punto di vista igienico sanitario è troppo difficile da garantire crudo......

PSPS: volendo esagerare ci sarebbe anche il latte d'asina  :P (il + simile che esista al latte materno, venduto a prezzi esorbitanti), ma se non sbaglio la sua produzione è più difficoltosa...

salim

ieri ho dimenticato un dettaglio: la cosa più importante deve comunque essere la tua passione personale: premesso che il lavoro è lavoro e non ci si diverte mai (o quasi) se ti piace il mondo dell'agricoltura/zootecnia, la vita a contatto con la natura, il movimento allora i punti a favore aumentano notevolmente

Niko-984

ovvio che mi piace il lavoro a contatto con la natura altrimenti non ci avrei minimamente pensato... però il discorso capre lo stavo già valutando in partenza... c'è una razza particolare che mi ispira, però costano molto a comprarle inizialmente... sull'ordine dei 200 euro a capra... :o

Phyl

La scelta della razza è importante non solo per quanto riguarda l'adattamento alle condizioni ambientali del posto, ma anche con riferimento alle caratteristiche quali/quantitative del latte che producono, al fatto che si vuole o meno puntare anche sulla vendita dei capretti etc etc....

In alcune zone sono previsti sovvenzioni per alcune razze particolari, ma non penso sia il caso del veneto.....

Il Regolarista

Come già detto .... essendo figlio e nipote dì agricoltori  ;D ... informati prima delle varie sovvenzioni e agevolazioni sia Regionali che europee prima dì acquistare qualsiasi cosa ( compresi gli animali ) ci sono cose che nessuno nemmeno sì immagina .... esistono sovvenzioni per alcune razze dove l' acquisto ti viene quasi interamente sovvenzionato ma questo funziona dà regione a regione .


E comunque lascia perdere la vendita del prodotta dà lavorare ci fai la fame  ;) conviene molto dì più la vendita tua diretta dì prodotti caseari finiti o dì carne anche tramite internet  ,che funziona molto  , io ho lavorato 5 anni nel settore ortofrutticolo con vendita diretta del prodotto alle famiglie e il guadagno è esorbitante confrontato con un prezzo dì vendita all' ingrosso per farti un esempio l' insalata gentile che vendevamo alla coop a bancali veniva pagata 0,46 al kg lo stesso prodotto giornalmente venduto direttamente al consumatore dà noi con il furgoncino veniva dato ad 1,25 al kg contro un prezzo medio al supermercato dì 1,40 quindi anche il consumatore aveva un interesse oltre ad avere un prodotto più fresco dì almeno 3/4 gg .

Sulla carne bovina dì nostra produzione il ricavo era a volte superiore ma lì devi cercare una vendita mirata ..... devi vendere tutto l' animale .... altrimenti i pezzi più pregiati venduti subito non ti coprono nemmeno le spese ma presumo che con gli ovini la vendita sia concentrata sugli agnelli ma non conosco il settore .
i cavalieri di camelot vi aspettano fuori dai cancelli
membro di tana delle tigri ...... dio ci si arrapa con gli enduristi :)

Phyl

Citazione di: Il Regolarista il Maggio 23, 2013, 20:40:10 PM
E comunque lascia perdere la vendita del prodotta dà lavorare ci fai la fame  ;)

Siccome a torto o a ragione mi sento chiamato in causa, nel dubbio dico che non sono d'accordo.
Lo sarei se vendesse il latte all'ingrosso, non se lo vende direttamente.
é la stessa storia che dicevi tu sull'ortofrutta......


Niko-984

Mi prende sempre di più questa idea...
Mi sono pure informato, le norme igenico sanitarie ASL del latte valgono solo nel caso in cui il latte venga destinato a qualsiasi ente che non sia il consumatore finale... ossia, se vendo e trasformo il latte posso pure fare a meno della sala mungitura megagalattica da 3 metri quadri per capo di bestiame, piano mangiatoia differenziato dal suolo e via discorrendo...
Il fatto è che devo guardare cosa mi conviene di più in termini di resa casearia...
Se pecore o capre, perchè le pecore fanno molto meno latte rispetto ad una pecora, ma con meno latte si fa più formaggio perchè è più grasso... poi bisogna vedere cosa richiede il mercato, se il formaggio di pecora o di capra... quasi quasi opterei per entrambe le cose ma sarebbe economicamente troppo impegnativo, nel senso che vorrei partire con un minimo di 4-5 femmine per specie + 1 maschio intanto per provare a vedere com'è la cosa, senza alcun reddito, ma solo per entrare nell'ambiente e farmi un'idea se pur in piccolo... ho paura che con meno numero di capi di non trovarmi ad avere una resa sufficente nemmeno per farmi un'idea, ma non voglio nemmeno superare questo numero di bestie... metti al massimo 8 in tutto (3 capre +1 becco, 3 pecore +1 montone)...

Non è che se faccio il giro col furgone per tentare di vendere (come quelli che passano con l'altoparlante) rischio di mangiarmi il guadagno in gasolio? :D

Bluto

non per andare o.t. ma hai detto di essere pizzaiolo e questa,se hai voglia di girare il mondo,è una bella fortuna
per esempio il pizzaiolo italiano che ho trovato 2 anni (tramite il sito della tua federazione)fa per un'amico in corsica prende durante l'estate 2300 euro netti al mese,ha una casetta e il vitto compresi e in più gli mettono a disposizione una moto,lavora dalle 17 alle 23,non mi sembra male....
se invece ti vuoi sbattere e guadagnare,un contratto su una nave da crociere facilmente si colloca attorno ai 3500 euro mese,ma lavori parecchio...
personalmente è una scelta che per qualche tempo valuterei attentamente

Phyl

#28
Scusami Niko, non voglio essere invadente, t'ho fatto 'na capa tanta col latte, ma come dicevo prima proverei prima con le pizze e quindi quoto il Bluto!! ;) ;)

lelef

senza fare il dipendente e con un impegno minore dell'allevamento una pizzeria da asporto o consegne a domicilio non dovrebbe esser male, pochi dipendenti o addirittura conduzione familiare niente tavoli da pulire e servire poco spazio ,non è necessaria una buona posizione.
Una mia conoscente era specializzata nella contabilità per i ristoranti e le pizzerie son quelle col margine di guadagno più elevato e ne trovo conferma anche da gente che ha proprio l'attività di cui ti ho parlato ,ogni tot per investire i guadagni comprano un appartamentino, per un'attività simile mi sembra proprio un bell'andare
E poi n tempi di crisi una pizza se la permettono tutti ,il ristorante un pò meno