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(Stra)ordinari Motosaloni e dintorni - 1971-1973 (PRIMA PARTE)

Aperto da antarctica, Novembre 21, 2006, 15:50:54 PM

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antarctica

C’era una volta il Salone di Milano……. Eh s셠 :)

Domenica sera raccontavo ad alcuni aficionados le ultime meraviglie del Salone e immancabilmente ci siamo ritrovati a parlare dei Saloni di tanti anni fa, in particolare di quelli dei primi anni ’70. Quelli del “Rinascimento motociclistico” per intendersi.

Da un vecchio armadio in garage ho tirato fuori una busta malconcia piena di altrettanto malconce foto alcune delle quali scattate proprio in quelle occasioni di Fiera..
Le abbiamo distese sul tavolo e ce le siamo godute al sottofondo della musica dei Chicago accompagnandole degnamente con del buon “vinsanto e cantucci”.
Il commento alla fine era un po’ sballato ma è venuto fuori una bella atmosfera.

Un po’ per rinvigorire la memoria degli XRisti più giovani, curiosi di storia, ho pensato di postare qualcuna di quelle foto commentandole con dati essenziali e stranezze varie, cosicchè molti potranno capire di chi sono veramente figlie le moto che cavalcano o che desiderano.

Le foto rappresentano in ordine sparso alcuni modelli di moto esposte ai Motosaloni di Milano del 1971 e del 1973. Premetto che la loro qualità è tutt’altro che eccezionale, quindi non fate caso a colori poco brillanti e quant’altro. Alcune foto sono state fatte all’esterno del Motosalone: in cima alle scale della vecchia sede della Fiera. Altre immagini non sono mie foto ma le ho aggiunte da altrettante brochure dato che mi sembrava giusto segnalarle.

La carrellata che vedrete è comunque molto limitata e non copre la vastità di quei Saloni né può riprodurne minimamente il lloro fasto e le indescrivibili emozioni di noi, allora poco più che ventenni, già perduti tra ruote e bulloni, piuttosto che dietro alle minigonne.
Non storgano la bocca quindi coloro che non trovano qua dentro la loro moto preferita d’allora: non è che l’ho volutamente trascurata ma casomai mi è sfuggita.
E nessuno si meravigli se non trova immagini femminili; allora il Salone era molto maschile.

Questo breve archivio è stato anche un modo per iniziare a salvare elettronicamente alcune vecchie istantanee la cui sorte sembra ormai segnata per l’usura del tempo….
Beh, mi sono detto, almeno rimarrà qualcosa….

PS: Ho diviso l’argomento in più “topic” per facilitare il caricamento delle foto. Buona visione


ALCUNE IMMAGINI DAI MOTOSALONI DI MILANO DEL 1971-1973

AERMACCHI ALA VERDE 250 - Un omaggio glielo devo perché è stata la mia prima vera moto. Con il suo aste e bilanceri da 18CV@ 6750 129Kg e malgrado quel Pirelli posteriore quadrato da 3.25x18 era capace di “emozionarmi” tra le curve e sul filo dei 135-140 kmh che raggiungeva dopo un lunghissimo lancio.

BENELLI TORNADO 650 – Un bel bicilindrico aste e bilanceri da 50CV@7000, 170kmh 185Kg (senza avviamento elettrico) – Lo chiamavano “il vibratore” perché starci sopra più di qualche ora equivaleva a rimanere il resto della giornata con la sindrome da “morbo di Parkinson” – Le vibrazioni rompevano un po’ tutto e se una cosa aveva la capacità di autoallentarsi, la perdevi. Dopo un viaggio c’era la conta dei danni e degli oggetti “scomparsi” – Col manubrio basso era molto aggressiva e col motore in moto ancora di più. Se nel ’71 avessi dovuto scegliere una grossa moto italiana per una gara, mi sarei buttato su questa. Non chiedetemi perché.


DUCATI 250-350 SPORT DESMO e 450 SCRAMBLER – Belle moto, una lezione di stile e una meccanica molto raffinata. Il 350 (quello in foto è il 250) ha 30CV@8000 128kg 165kmh e la seconda  27CV@6500 140Kg 130Kmh

GILERA B500 V - Questa moto non è mai uscita. Era stilisticamente bellissima, direi l’unica nel ’71 a poter competere con i nuovi dettami estetici giapponesi. Era dichiarata per 35CV@7500, monoalbero, un po’ pesantuccia 198 Kg e accreditata di 160kmh

GILERA 150 ARCORE – Un’altra piccola chicca dalla Gilera – Motociclettina aggraziata e piacente.

KAWASAKI 500H1 – Un po’ messa in ombra dalla regina assoluta del Salone del ’70 (Honda CB750) si rifarà nel tempo. Per la strada le sue linee eleganti e snelle, i 60CV@9000 i 170kg e la grande accellerazione (poco importa se frena poco!) faranno schiere di appassionati e tantissime vittime e invalidi purtroppo. Lo sguardo “perso” del kawasakista (500), in quegli anni, era diventato un modo di dire. Essere proprietari di un Kawa500 era visto come una propensione al “suicidio”.
Il fascino della pazzia contagiò un po’ tutti noi, me compreso.
(foto da brochure)

KAWASAKI 750H2 – Viene presentata ma uscira in produzione solo nel 1972. Bel motorone da 74CV@6800 sotto vesti seducenti e aggraziate, profumata di essenza al 2T. Eccola una vera “modella” dell’epoca ! Come poter resistere al suo fascino?

BSA 750 ROCKET – La BSA, insieme a Triumph e Norton, è un marchio storico inglese che contava moltissimi appassionati. Fino al '70 si limita a riproporre in veste aggiornata i propri bicilindrici ma il successo dei nuovi prodotti nipponici non può che suonare come un allarme. E' con grande ritardo che nasce un bel 3 cilindri  da 62CV@8000 212 kg e 202 kmh e insieme al Trident della cugina Triumph rappresenteranno il massimo modernismo inglese. Il motore è un po’ fragile e dimostra tutti i collaudi troppo affrettati. Mantiene i difetti classici della produzione UK (perdite d’olio, ecc) e inspiegabilmente ha un cambio a 4 marce e manca di avviamento elettrico. Tuttavia una volta elaborato il Rocket, come il Triumph, è un missile sebbene a corta gittata.. L’importatore italiano Koelliker, di Trident, ne omologherà una piccola serie speciale per le gare endurance. La Rocket correrà a Daytona condotta da un “certo”... Mike Hailwood che, per quanto ormai passato alle auto, non disdegna i semi-manubri.
Il Trident eccolo qua, al Salone, nella versione “elaborata” a cui l’astuto Koelliker ha provveduto a far omologare: ammortizzatori, carburatori, cammes, cambio, e il magnifico ed efficientissimo freno anteriore Fontana da 260 senza il quale ogni potenziamento sarebbe stato vano.
E ancora in veste racing curata dalla stessa BSA (quel doppio disco-anteriore è il famoso Lockeed !):

Rimanendo in tema di inglesi, per chi ama la tradizione ci sono ancora:

TRIUMPH 650 BONNEVILLE – 50CV@6700 165kg 170kmh. Un aste e bilanceri in una moto quantomai aggraziata.
disponibile anche in versione scrambler:
(foto da brochure)

BSA VICTOR 441 – La madre di tutti gli scrambler, XT, XR.... Ducati compreso. Bellissima!

BSA FIREBIRD 650 SCRAMBLER – Un altro bell’oggetto aste e  bilanceri da 55CV@7000 da 186Kg 165Kmh


LAVERDA 750S – La Casa di Breganze presenta il modello S. Ha 60CV@6600, pesa 219 kg e fila a 190Kmh. Insieme alla Moto Guzzi V7 Sport  rappresenta la moto italiana dello sportivo. (La MV-Agusta 750 infatti costa un po’ troppo). E’ una bella moto, affidabile e stabile. E’ un macigno e come tale richiede una certa fisicità nella guida veloce sul misto.

FINE PRIMA PARTE



Get a ride in the wild side !

axl111

...Alessandro, classe 1973...
Bellissima idea e complimenti per il lavoro svolto :applausi:
Un brindisi alla tua passione e alla voglia di trasmetterla :birra:
Attendo con ansia la seconda parte.  ;)



antarctica

Get a ride in the wild side !

teppo

Io AVEVO un XR650R/SM del 2000 e vivo a Rovereto, in provincia di Trento.
Ciò che mi invidiano tutti ? chiudo i motori col Motorsil-D e non perdono olio.

antarctica

Citazione di: teppo il Novembre 23, 2006, 15:14:48 PM
Grazie !
Aspetto il seguito.....

Seconda e terza parte già uscite.

La quarta (e ultima)  fra non molto...
Get a ride in the wild side !