Ebbene si, l'inverno è ormai alle porte.

Volevo chiedere se c'è un modo migliore di un altro per scaldare la moto: personalmente l'accendo e la lascio per tre minuti al minimo, poi parto e per i primi 3/4 km cerco di non aprire più di tanto. Nonostante questo però sento che la moto è un po', come dire, sottotono,imballata, poi però si smolla alla grande.
Sbaglio qualcosa???

Mi sembra che la procedura sia corretta, 4 minuti ferma è forse fin troppo. Meglio scaldarla andando. Il kilometraggio varia al variare della temperatura esterna.

Uncleroby

  ............porca miseria, vorrei vedere Te, se un mattino d'inverno dopo aver dormito - in piedi - in un garage , Ti svegliassero di colpo e - dopo averTi lasciato 4 minuti per  riprenderTi - ti mettessero uno zaino enorme sulla schiena e Ti obbligassero a correre di fuori ...........!
Un po' di rispetto !!

  Ok , ma quattro minuti al minimo sono forse troppi, anche da fredda è meglio 1200/1500 giri piuttosto che 800/1000, poi salta sù e vai senza tirare ma lasciandolo girare allegro, non sottocoppia.

Augusto.

Da quel che so (per averlo letto su numerose riviste) è preferibile evitare di far girare il motore al minimo per lungo tempo, dopo l'accessione, meglio attendere circa 1 min (meglio meno), e poi partire, senza far girare il motore sottocoppia, ma senza grandi accelerazioni. In questo modo il motore va in temperatura più rapidamente, rispetto al metodo che prevede l'attesa prima della partenza, con ovvi vantaggi in termini di riduzione di usura.

Saluti  

il problema a motore freddo nasce perchè l'olio non arriva subito alle parti critiche del motore (distribuzione ed imbiellaggio), per cui per qualche istante può girare quasi a secco.. esistono olii tipo 5 - 40 che sono molto fluidi a basse temp., proprio per evitare il problema... se fa molto freddo si fa girare un po l'olio, ma poi si può partire... gli altri che ne pensano?

..io disolito accendo la moto e la lascio al minimo qualche secondo (il tempo di chiuddere il box) quindi la tengo leggermente accelerata in modo da far girare meglio acqua e olio..  nel frattempo monitorizzo la temperatura con una mano sul radiatore..
ognitanto do qualche leggera accelerata per variare un po il regime di rotazione e quando arriva alla temperatura "giusta" parto..

Ciao..

Il problema è anche che a motore freddo l'accoppiamento cilindro/pistone è tutt'altro che ottimale in quanto gli elementi subiscono notevoli dilatazione una volta a caldo che permettono l'accoppiamento.

I guru dicono 20 secondi al minimo e poi via tranquilli.

Io l'accendo...
due sgasate!  E parto immediatamente senza tirare il motore e tenendola a regime circa 2000 giri!!! Poco più...

tre/quattro minuti così e poi via come un razzo!

Pablo

IO la lascio al minimo per ca un minuto e senza starter e poi parto rimanendo tranquillo per un paio di Km....
Vorrei vedere un possessore di un CRF ...............lasciarla scaldare al minimo per 4 minuti.......potrebbe buttare la pasta !  

Aggiungerei un altro aspetto, una volta in marcia è bene attendere una decina di Km prima di cominciare a tirare (d'inverno aspetto a nche 15-20 Km), in modo da essere certi che l'olio abbia raggiunto la temperatura ottimale d'utilizzo.
Per esempio in pista (moto appena scaricata dal carrello o furgone, e non in configurazione street-legal), l'accendo, aspetto circa un minuto, poi faccio un giretto nel paddock, e infine mi fermo e sgaso un po', in modo tale da non entrare in circuito con il motore e l'olio freddi...

Bye

Mi sento di poter dire che è indifferente riscaldarla da ferma o a modesta andatura.
Solo nei periodi più freddi, per evitare il raffreddamento della marcia, è consigliabile riscaldarla da fermo fino a regolarizzare il minimo prima di partire.
Per il resto non è assolutamente consigliabile il regime fisso al minimo.
Le nostre pompe di mandata, infatti sono del tipo "trocoidale" con valvola di sfogo per troppa pressione.
Per questo motivo, ad un regime troppo basso, la pompa non lavora alla massima portata, ad un regime troppo alto (soprattutto con l'olio freddo e quindi più "denso") va in sovraportata e si apre la valvola di sfogo.
E' quindi consigliabile riscaldare la moto con piccoli colpi di acceleratore in modo da variare il regime di rotazione.
Ciò è utile anche per creare quelle pressioni all'interno del basamento utili per una migliore lubrificazione delle componenti a moto alternato.
E' il metodo che si utilizza - sempre - nelle competizioni!

Cio' e assolutamente esatto.......ma sono sottigliezze oscure a molti !
Sono comunque contrario in senso assoluto nel sottoporre un monocilindrico di grossa cubatura a regimi costanti di rotazione per periodi lunghi,fosse anche in fase di riscaldamento.
Rimane il fatto che la fase di riscaldamento sia un'operazione affidata alla sensibilita' individuale,senza esagerazioni in qualsiasi senso.

In inverno :
accendo la moto ... la lascio 30 secondi al minimo con la leva dell'aria tutta alzata ... poi abbasso la leva a metà e la lascio al minimo per circa 1 minuto ... poi parto e per 5 km tengo il minimo della velocità in quinta marcia.
In estate :
accendo la moto ... la lascio 30 secondi al minimo senza usare la leva dell'aria ... poi parto e per 2 km tengo il minimo della velocità in quinta marcia.
Io lo ritengo una pratica efficiente ...  
Bye.

Honda-Razzo.

Citazione di: Morfeus il Novembre 08, 2003, 16:16:57 PM...attendere circa 1 min (meglio meno), e poi partire, senza far girare il motore sottocoppia...

sono  d'accordo 100% con la tecnica di Morfeus con cui si arriva allo scopo in modo sicuro e semplice: il motore si pre-riscalda la manciata di secondi necessari per far fluire la lubrificazione nei punti critici e poi si usa delicatamente a regime di coppia, evitando accellerazioni esasperate. Ovviamente per motori fermi da lungo tempo o usi in condizioni siberiane questa tecnica va aggiornata con un maggiore tempo di pre-riscaldamento.

bye

A freddo il cattivo accoppiamento pistone- cilindro, dovuto ai differenti materiali ma anche alle geometrie (il pistone a freddo è ovale!) usura i componenti molto più che girando a caldo; quindi il riscaldamento deve essere abbastanza veloce, senza però sollecitare troppo, meccanicamente parlando, il motore.