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Ritorno al Passato

Aperto da docmarco62, Luglio 12, 2006, 00:44:34 AM

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docmarco62

è una domenica mattina di luglio del 1968, la luce del sole che entra dalle feritoie delle persiane mi sveglia, pigro apro la finestra...

wow! che giornata, oggi poi, vengono mamma e papà a prendermi, un mese dai nonni è bello però ora non vedo l'ora di tornare a casa.



è una domenica mattina di luglio del 2006, la luce del sole mi sveglia, mi alzo e guardo fuori, wow! che spendida giornata, strana sensazione è un deja vu! marina e gli gnomi dormono ancora, bevo un caffè e sono tormentato... non resisto la avviso che prendo la moto (xr) ed esco rientrerò per pranzo. è troppo assonnata per commentare, esco.
mi è venuta una strana idea, ripercorrere la strada che facevo con mio padre da bambino sul suo mono Gilera (accidenti non ricordo il modello) per andare dai nonni.
Monza per Concorezzo, Vimercate, Bellusco, e arrivo a Trezzo d'Adda, tutta strada asfaltata è vero ma rivedo molti paesaggi che ricordo, complessivamente il paesaggio è molto cambiato, però il rumore del mono sembra lo stesso.
arrivo in piazza è ho il primo flash, mio nonno il sabato mattina mi portava al mercato in bicicletta  ed ogni volta che ci andavamo mi portava un una viuzza intitolata ad un suo avo, ogni volta che me la mostrava gli si gonfiava il petto d'orgoglio e io ne gioivo con lui, in fondo era anche un mio avo!

parcheggio la moto e a tentativi cerco la via, passa un quarto d'ora, è troppo presto ci sono poche persone in giro per chiedere, poi ad un tratto eccola! esiste ancora, la devo documentare è un pezzo della mia storia.

riparto la mia meta è un'altra, passo sul ponte e vedo l'adda da lì, è impressionante mi ha sempre affascinato, non posso fermarmi a fare la foto sono in mezzo alla strada, proseguo. Sono almeno vent'anni che non passo da qui, dal funerale di nonno, qualche chilometro ancora e sono arrivato!

eccomi arrivato! qui cominciano ad affiorare i ricordi, il paese non è cambiato l'ingordigia architettonica qui non ha ancora avuto il sopravvento le case e le strade sono sempre le stesse.
per chi non lo sa metto un pò la storia altrimenti risulta difficile capire il perchè questo luogo suscita in me tanto fascino:
La storia
Crespi d'Adda, in territorio bergamasco, sorge in prossimità della confluenza del Brembo nell'Adda. Nel 1878, quando partì l'attività del Cotonificio Crespi, la plaga dell'alta pianura dell'Adda era zona dedita ad agricoltura di mera sussistenza; non alleviavano la povertà endemica né la faticosa e misera industria delle cave di puddinga, né la bachicoltura, né l'artigianato, quasi inesistente se non per i modesti mestierucci da paese.

Cristoforo Crespi (1833-1920), primogenito di Antonio, individuata un'area favorevole in prossimità del fiume, vi impiantò la filatura del cotone, avviata il 25 luglio 1878. "Una vera manna caduta dal cielo" - scrisse un parroco. I 5.000 fusi iniziali vennero presto raddoppiati e in seguito, con ulteriore impressionante progressione, portati fino ad 80.000. Con i reparti tessitura e tintoria, creati rispettivamente nel 1894 e 1898, il cotonificio assunse grandiose proporzioni, arrivando a dare occupazione a 4.000 lavoratori.

Sorse anche il villaggio. Dopo le tre case plurifamigliari degli inizi, attorno all'opificio vennero crescendo numerose casette operaie bifamigliari e (dopo la prima guerra mondiale) anche le villette per i dirigenti, il tutto con un livello avanzato di servizi sociali collettivi: dalla scuola all'ambulatorio medico, dalle mense al complesso sportivo, dai bagni pubblici alla chiesa e persino un monumentale cimitero. I criteri che animarono progettisti ed architetti ai quali Cristoforo Crespi commissionava i lavori (tutti nomi eccellenti: Angelo Cola, Pietro Brunati, Ernesto Pirovano, Gaetano Moretti) furono improntati a geometria, razionalità, funzionalità e bellezza. L'intero villaggio è giocato su un binomio indivisibile di funzionalità ed arte (concepita necessariamente, questa, secondo i canoni e i gusti del proprio tempo).
L'aspetto urbanistico del villaggio è straordinario. La fabbrica è situata lungo il fiume; accanto il castello della famiglia Crespi, simbolo del suo potere e monito per chi vi giunge da fuori. Le case operaie, di ispirazione inglese, sono allineate ordinatamente a est dell'opificio lungo strade parallele; a sud vi è un gruppo di ville più tarde per gli impiegati e, incantevoli, per i dirigenti. Le case del medico e del prete vigilano dall'alto sul villaggio, mentre la chiesa e la scuola, affiancate, fronteggiano la fabbrica. Segnano la presenza e l'importanza dell'opificio le sue altissime ciminiere e i suoi capannoni a shed che si ripetono in un'affascinante prospettiva lungo la via principale, la quale, quasi metafora della vita operaia, corre tra la fabbrica e il villaggio, giungendo infine al cimitero.

ed eccola qui la fabbrica, sembra ancora in ottimo stato, gironzolo per le vie che una volta facevo con le ciabattine di plastica o con gli stivali quando finito il turno di lavoro mio nonno mi portava a pescare, sull'adda o sul brembo secondo una logica tutta loro a me incomprensibile, prima però un campari al bar e una spuma nera per me! sembra di sentirne ancora il sapore.
il bello di questo luogo e lo noterete nelle foto è che non esistono cancellate o muri di cinta, gli spazi sono molto vivibili, tutto molto ordinato. C'era veramente tutto quello che un individuo potesse desiderare, una casa in mezzo alle altre sì, ma senza l'asfissia della città.

l'unica nota stonata, anche se bisogna analizzare le cose con la situazione socio-economica del tempo, sono le case degli operai, decisamente le più bruttine, in effetti a seconda del ruolo che ricoprivi all'interno dell'azienda ti veniva assegnato un alloggio adeguato.

già gli impiegati stavano meglio!

la solita storia! il conflitto di classe!

per non parlare poi delle ville dei dirigenti!

considerate che negli anni 70 questa zona venne completamente abbandonata  e le ville qui fotografate erano in rovina, furono aquistate negli anni 80 dei milanesi a prezzi ridicoli, purchè ristrutturate secondo il disegno originale e non si potevano fare modifiche di sorta, perchè gia sotto l'egida dell'unesco!




vi era e vi è tuttora una bellissima pineta, da lì partiva una scalinata che portava al centro sportivo, campo da calcio regolamentare, velodromo (oggi rimosso) campi da tennis e pallavolo, tiro al piattello e con l'arco, spogliatoi in stile tutto legno con docce calde!

la pineta

il centro sportivo o ciò che ne rimane
in paese vi erano i bagni pubblici e la piscina, l'asilo e le scuole elementari, e intorno tanta natura, tanta.
quando si tornava dal fiume dato che io puntualmente ci finivo dentro, si passava dal lavatoio pubblico e mi ci immergevo fino alla vita per una bella rinfrescata prima di cena, mentre alcune massaie ancora lavavano i panni.

il lavatoio


la cosa che più mi impressionava era il cimitero

ci passavo ogni volta per andare al fiume: a destra l'adda a sinistra il brembo, in realta il terreno per le sepolture è piccolo in confronto al monumento dei Crespi, mi inquietava,

altro punto debole, soprattutto in tarda estate la sera, passare per questa via per andare a casa era terribile, mi rammentava l'accesso ai boschi degli orchi e me la facevo di corsa in salita tutta d'un fiato senza mai guardare  nè a destra nè a sinistra e sopratutto dietro.
arrivato in alto guardavo il paese e mi sembrava cosi bello,




ultima corsa fra i campi ed eccomi a casa!
a proposito che ore sono? è tardi i ragazzi si sono già alzati è quasi ora di pranzo

un ultimo sguardo a quello che c'è di fronte alla casa, in fondo sembra che non sia cambiato niente, tranne i proprietari, un pò di magone... torno a casa facendo la stessa strada che facevo sulla moto con papà, non voglio cambiare, cerco ancora un pò di ricordi...
non vedo l'ora di essere a casa!
ciao marco



p.s. un doveroso tributo a nonno Antonio e nonna Rosa
dedicato a mio padre Luigi (01.06.1981)


lei la esce, lui la entra
Vincitore del Trofeo "PISTONASSO 2007" al 3° Gran Premio Tana delle Tigri
Santo del giorno: San Penetrato da Tergo
ALLA LIIIIIIIIIIIIIIBBIA! FATTO!
Putost che tò la dona mi tovi la Gilera...
A Marrakesh sono andato cercando il Fesh Fesh...
e invece poi ho solo trovato me stesh...
Mò me ne vato ammare...
Next Stop...2022 I've a dream
2023 Si cambia!
HAT Pavia-Sanremo 2024, fatta ma...Mah!

teppo

Io AVEVO un XR650R/SM del 2000 e vivo a Rovereto, in provincia di Trento.
Ciò che mi invidiano tutti ? chiudo i motori col Motorsil-D e non perdono olio.

antarctica

E' molto bello leggere di queste cose.


Grazie per condividerle

:)
Get a ride in the wild side !

Lancillotto

molto bello.... complimenti... ma le foto? io nn le vedo?  :(
Se proprio devi comprare una moto da enduro... compra una XR! Ricorda, l'asfalto è ruvido e grattugia anche d'estate: usa le protezioni!

MartY

Peccato che le foto non si vedano... ma per il resto... troppo bello!!!

Saluti, MY

rickyx

 :) :) :)  bel racconto.... come ti capisco... tutti noi siamo fatti anche di ricordi, ed' e' bello condividerli...
da piccolo avevo un seggiolone altiiiiiiiiiiiiiiiiiiisssssssssimo..........
    http://www.xr-italia.com/forumxr/index.php?topic=18010.0   
     

alves

Amarcord coi fiocchi!
Come è dolce il ricordo dei nonni: il mio mi portava in giro a osterie sul sellino della bicicletta!

Crespi d'Adda l'ho studiata: la mia tesi di laurea è stata sul Lanificio Rossi di Schio, che negli stessi anni ha attuato una politica simile: villaggio operaio, infrastrutture, con al centro di tutto la fabbrica.
Fa qualcosa per le foto, che vogliamo vederle!

Ciao
Alves

docmarco62

 :( foppa la bindella! devo aver combinato qualche casino con le foto, chiedo aiuto al webmaster, le ho portate su imageshack e ripostate con risoluzione 640X480 (mi sembra) e forse dato che sono molte non riesce a caricarle tutte, anche se ieri sera in anteprima le mostrava.
webmaster aiuto!! ???
tra l'altro le ho cancellate tutte da imsh! ca**arola!
lei la esce, lui la entra
Vincitore del Trofeo "PISTONASSO 2007" al 3° Gran Premio Tana delle Tigri
Santo del giorno: San Penetrato da Tergo
ALLA LIIIIIIIIIIIIIIBBIA! FATTO!
Putost che tò la dona mi tovi la Gilera...
A Marrakesh sono andato cercando il Fesh Fesh...
e invece poi ho solo trovato me stesh...
Mò me ne vato ammare...
Next Stop...2022 I've a dream
2023 Si cambia!
HAT Pavia-Sanremo 2024, fatta ma...Mah!

docmarco62

 :) ahh...capito! che somaro che sono :(
se posto le foto e poi le cancello da imageshack il post non riesce a caricarle perchè non le trova! giusto WM?
chiedo scusa a tutti, stasera le ricarico cercando la sequenza giusta, promesso!!
ciao marco
lei la esce, lui la entra
Vincitore del Trofeo "PISTONASSO 2007" al 3° Gran Premio Tana delle Tigri
Santo del giorno: San Penetrato da Tergo
ALLA LIIIIIIIIIIIIIIBBIA! FATTO!
Putost che tò la dona mi tovi la Gilera...
A Marrakesh sono andato cercando il Fesh Fesh...
e invece poi ho solo trovato me stesh...
Mò me ne vato ammare...
Next Stop...2022 I've a dream
2023 Si cambia!
HAT Pavia-Sanremo 2024, fatta ma...Mah!

mvc76

Che bello i ricordi....
.....mio nonno mi portava sempre alla bocciofila per insegnarmi a giocare, anche se non riuscivo quasi a tenere in mano una boccia  :)

mvc76
Chi va' piano, va' sano e va' lontano....
chi va' forte...arriva un po' prima!!

..la mia ex

docmarco62

  ;) ok ragazzi dovrei avere sistemato tutto!
ciao marco
lei la esce, lui la entra
Vincitore del Trofeo "PISTONASSO 2007" al 3° Gran Premio Tana delle Tigri
Santo del giorno: San Penetrato da Tergo
ALLA LIIIIIIIIIIIIIIBBIA! FATTO!
Putost che tò la dona mi tovi la Gilera...
A Marrakesh sono andato cercando il Fesh Fesh...
e invece poi ho solo trovato me stesh...
Mò me ne vato ammare...
Next Stop...2022 I've a dream
2023 Si cambia!
HAT Pavia-Sanremo 2024, fatta ma...Mah!

Lancillotto

uauuuuuuuu con le foto è proprio bello.... complimenti... DAVVERO!

Che bei ricordi...

Anche il mio mi portava alla bocciofila... l'altro invece (quello in campagna e che amavo di più  :P) mi faceva guidare la pasquali, mi portava a prendere il latte in bici e giocava con me a pìndeche!  :)
Se proprio devi comprare una moto da enduro... compra una XR! Ricorda, l'asfalto è ruvido e grattugia anche d'estate: usa le protezioni!

MartY

Eh eh... con le foto è un'altra cosa!

Sinceramente ho i brividi!! Sono assalito dai ricordi di mio nonno e di mio padre, quando mi portava in campagna.

Ma devo riprendermi... devo lavorare... ma, come vorrei poter tornare indietro e giocare con papà e sentire le ramanzine di nonno!!!

Scusate...

Grazie docmarco62!
MY


nasica

caspita che romanticone........

sarà che il menisco rotto ti abbia concesso di nuovo il funzionamento del "neurone solitario" o sarà che non potendo sfogarti con l'artigliato ti sei dato ai ricordi di infanzia???????

su con la vita!!!!! a settembre menisco nuovo per le nuove smanettate off-road

ciao amico mio

Francesco

daniele79xXx

 ;) che bello RICORDARE i RICORDI  ;D  ;D  ;D

...e che posti...... :-*