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Parte la Dakar 2007 .... cenni storici su un grande Cyril Neveu !!

Aperto da Il Regolarista, Gennaio 06, 2007, 11:27:46 AM

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RC30

Ottima bio Regolarista.

Suggerimento, il prossimo potrebbe essere un'altro leone....Ciro DePetri.
Honda XR 650M '05 - Honda RC30 '89 - Honda CB 400 SS da scippo '75

K  Ho un cervello, non sono analfabeta e non sento l'irrefrenabile bisogno di deturpare la mia lingua madre con K ed abbreviazioni (almeno ci provo).

Il Regolarista

i cavalieri di camelot vi aspettano fuori dai cancelli
membro di tana delle tigri ...... dio ci si arrapa con gli enduristi :)

Il Regolarista

ed ecco un pò di Edi ....... non ci pensava nemmeno all' africa tanto più che nel 1986 aveva già rinnovato il suo contratto con Puch per tutta la stagione anche se un pò stanco dell' enduro ma l' artefice della sua nuova sfida fu Massimo Ormeni , un altro pioniere della Dakar , proprietario di un officina lavora per Honda italia ed appronta una moto su base Honda per l' africa ma ovviamente manca il pilota e sopratutto soldi per un ingaggio decente ed una mattina di novembre decide di telefonare ad Orioli . Oramai Orioli decide di cambiare e per metà dell' ingaggio già firmato con Puch cede alle lusinghe della nuova avventura e finisce in squadra con altri due mostri sacri Andrea Balestreri e Alessandro "Ciro" De Petri . La sua prima Dakar è una doppia rivelazione scopre il suo talento naturale per la gara e si ammala del mal d' africa e del fascino del deserto , è l' anno del tragico incidente in elicottero di Sabine , il creatore della gara , nelle auto vince la porsche di Metge , "Ciro" vince cinque tappe e Franco Picco quattro ma la vittoria và a Neveu con una sola vittoria di tappa . Orioli vince ad Assekrem ed è sesto assoluto è il primo capitolo di una carriera vittoriosa . Nel 1987 la squadra Honda Italia perde De Petri e acquista Terruzzi ma in honda capiscono già che attorno ad Edi si può sviluppare un progetto ma la Dakar stà cambiando inizia l' era delle bicilindriche ..... le "formulauno" del deserto progettate senza badare a spese e crete apposta per correre ....... tra un pò la seconda parte  ;D ;D
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Il Regolarista

eccoci quà .... Neveu riceve la nuova Honda NXR bicilindrica un vero aereo da deserto , Rahier ha dalla sua l' esperienza Bmw e Cagiva con i mezzi motorizzati ducati , affidate ad Auriol e De petri . Orioli invece ha ancora la sua Honda mono e capisce subito che non sarà della partita e non potrà fare granchè eppure questa seconda Dakar svelerà tutte le doti del campione friulano. Quella del 1987 è la corsa delle Cagiva di Roberto Azzalin , culminata con il drammatico incidente ad Auriol e la casa italiana consegna la vittoria nelle mani di Neveu e della Honda ma si scoprono le doti di Edi il suo saper gestire le risorse con una monocilindrica obsoleta e senza riuscire a vincere nemmeno una tappa si aggiudica il secondo posto assoluto è il suo trampolino di lancio . Nel 1988 Auriol a causa dell' incidente decide di correre con un buggy e per la prima volta Neveu è costretto al ritiro , la prima guida Yamaha è il francese Peterhansel . Yamaha e Honda si sfidano nel deserto entrambi rappresentate da team italiani , al termine di una pirotecnica fase iniziale si accende con un duello tutto italiano tra Franco Picco ed Edi Orioli . Picco corre con la monocilindrica del team Papi , mentre Orioli ha ottenuto finalmente da honda un NXR bicilindrica ed è una battaglia epica tra i due e la Dakar entra nelle case anche in italia . Fino ad Arlit Picco ha vinto due speciali ed è in testa ma poi Edi vince la speciale di Agadez e balza al comando con astuzia e talento . Orioli guida senza errori anche perchè sà benissimo che in venti giorni una banale caduta può o un errore di navigazione può compromettere tutto e il suo capolavoro è la tappa di Tessalit ...... Lalay è davanti ma non si accorge che deve abbandonare la pista principale e dietro a lui tutti gli altri , Orioli se ne accorge e si nasconde dietro ad una duna e lascia gli inseguitori a seguire la traccia sbagliata e con calma riprende la pista giusta. Con il cuore in gola ed in solitaria percorre 250 km e alla fine della prova trionfa con mezz'ora di vantaggio ed il 22 gennaio è primo sul lago rosa il primo italiano a vincere ..... per mesi sarà lo sportivo più intervistato in televisione . Nel 1989 passa alla cagiva ma il motore fà le bizze ed non è perfetto conclude 6° assoluto e la vittoria và a Gilles Lalay con una Honda stratosferica . Il 1990 è l' anno della Cagiva , dopo la sfuriata iniziale della Husquarna di Charbonnel è uno dilagare di Arcarons e De Petri ma poi a Ghat in una tappa di 600 km è proprio Orioli ad involarsi vincendo la tappa e balzando al comando . Ma il capolavoro è a Dirkou ove le sue doti di puro navigatore emergono prepotenti e lo consacrano come forse il migliore a navigare . Nell' attraversamento del Tènèrè ad Agadez ha ancora un intuizione geniale ..... ritenutesi persi i suoi avversari ritornano indietro a rifornirsi mentre Orioli che ha capito la direzione simula un guasto e si sdrai sotto la moto e controlla la riserva del carburante .... è solo contro il Tènèrè .... dopo 450 Kilometri incroci la pista giusta e trova il camion dei rifornimenti al tramonto taglia il traguardo con più di un ora di vantaggio sul secondo è l' apoteosi persino in Francia . Con un ipoteca così pesante deve solo amministrare il vantaggio la corsa finisce con 10 vittorie di tappa Cagiva e le prima vittoria di un binomio tutto italiano . Poi arrivano gli anni di Peterhansel dal 1991 al 1993 ma sono anche anni di declino della gara africana che vede il ritiro delle case ufficiali ed Edi corre nel 1993 in auto con una mercedes ed è il suo primo ritiro ad una Dakar . Nel 1994 decide di ritornare in sella ma la nuova gestione della gara cambia il regolamento e penallizza le " Formula uno del Deserto " , si parte da Parigi e dopo un giro di boa vi si ritorna , la Yamaha non partecipa per protesta ed Orioli torna con la Cagiva preparata da Azzalin ma una versione derivata da quella di serie . Sicuramente non è una delle migliori Dakar afflitta da molti problemi organizzativi che fanno saltare più di qualche tappa , le prime tappe più enduristiche sono appannaggio di Ktm e Kinigadner ma poi è una marcia trionfale Cagiva con Arcarons , Mas , Gallardo ed Orioli . La gara si conclude con un duello all' ultimo minuto tra il Friulano e Arcarons , a Bordeaux Edi ha dovuto già cambiare il motore e a metà della tappa marathon la sesta marcia non entra e tutto sembra buttato alle ortiche , il regolamento impedisce il cambio di un secondo motore e allora entrano in campo i meccanici di Azzalin che per tutta la notte smontano il motore del ritirato Goffoy e poi quello di Orioli e trapiantano l' ingranaggio del cambio la moto al mattino è pronta a prendere il via Orioli entra sugli Champs Elisèes trionfalmente ..... a breve la terza ed ultima parte  ;)
i cavalieri di camelot vi aspettano fuori dai cancelli
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thecapitan

#19
Ciryl Neveu ... una leggenda ed un uomo di grande carisma
e "fascino" specialmente per noi ex-africatwinisti-
Nel marzo del 2002 a Vigone (To) abbiamo organizzato come
Africa Twin Club Italia presso l'officina di Robertino Boasso
(noto meccanico ufficiale Rally Ktm e meccanico personale del
pilota cileno Carlos De Gavardo) una suggestiva giornata/incontro
con i Dakariani- A quell'evento parteciparono tanti volti noti
(qualche nome ... Roberto Boano, Aldo Winkler, Emanuele Cristianelli,
Fabio Fasola, Ronco, Pattono, Paola Perego ecc ecc ) e inoltre ... Lui:
Ciryl Neveu in persona!!
Anzi per la verita' addirittura aprofitto' dell'evento per la presentazione
italiana del Rally di Tunisia 2002 (di cui e' organizzatore)-
Inutile dire che fu per noi motivo di grande orgoglio.
Fu una giornata memorabile, in cui il buon Ciryl si distinse per la
simpatia e per la pazienza (non lo lasciavamo piu' scendere dal
palco bombardandolo di domande  ;))
Vi posto un paio di immagini di quella giornata, in cui si vede un
Neveu in insoliti abiti borghesi  :)

Neveu con l'amico Piero Batini firma autorevole della rivista Motocross

mentre viene premiato da Robertino Boasso

Mentre si intrattiene pazientemente in un angolo
in cui avevamo raggruppato i preziosi cimeli storici


cuore arancio sangue blu    ktm 950 Adv S 2005
                                         ktm exc 525 2007
                                      Socio AFI numero 1153

RC30

Honda XR 650M '05 - Honda RC30 '89 - Honda CB 400 SS da scippo '75

K  Ho un cervello, non sono analfabeta e non sento l'irrefrenabile bisogno di deturpare la mia lingua madre con K ed abbreviazioni (almeno ci provo).

thecapitan

Beh le immagini si riferiscono a quasi quattro anni fa' (marzo 2002)
ma ti assicuro che anche fisicamente era in ottima forma.
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