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figli.....gioe e dolori

Aperto da jerryout, Gennaio 19, 2009, 15:57:40 PM

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jerryout

ragazzi , non so quanti di voi possano capirmi , al limite sicuramente c'è qualcuno che stà dall'altra parte ..... quella del figlio .
il mio problema ha quasi 18 anni , fino a qualche anno fa un ragazzo vivace , sveglio , che in fondo non ha mai dato eccessivi grattacapi ...... poi ...... la trasformazione  :( .
la scuola invece che iniziare a capire chè è l'unica strada per riuscire a fare qualcosa è solo e comunque una rottura , qualsiasi motivo per non andarci è valido , studiare è un optional , il rispetto una parola sconosciuta , dare una mano a dei genitori che lavorano tutto il giorno ...... boh che c...o vuol dire ? ma cosa cavolo gli manca , è una generazione che forse ha avuto tutto e troppo facilmente , i soldi non hanno idea che per averli bisogna sudarseli , quando aprono bocca (sento anche i suoi amici) c'è da mettersi le mani sui capelli  :-\ .
io sono al limite , non ce la faccio proprio più , ormai siamo al muro contro muro . non vorrei finire al tg5 con il titolo "tragedia famigliare nel bellunese" , posso arrivare a venderlo , qualcuno fa un'offerta ?   
HELP ME 
"MOTOCICLISTA" http://www.facebook.com/home.php#/giovanni.finotti?ref=profile
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RAZZO

Il mio ha 15 mesi .. e se me la metti su questo piano mi preoccupo non poco !!  :o :o

Honda-Razzo.


WAKATADAO RESING TIM

KAZZEMBERGHER TEAM

fly#07

Esticazzi...

Io parlo da figlio (26 anni) ma visto che non ho piu 20 anni inizio a volte a ragionare da genitore, nel senso che quando mi guardo intorno a volte vedo bambini-ragazzini-ragazzi che a volte hanno dei comportamenti che mi lasciano senza parole...

Non sò cosa sia successo, però la differenza con quelli che piu o meno hanno la mia eta è notevole e non son passati poi così tanti anni...

Rispondono male ai genitori, non hanno rispetto, hanno pretese esagerate e via dicendo...roba da mettersi le mani nei capelli appunto..

Spero che quando sarà il mio turno sarò bravo come genitore, oppure fortunato nell'avere un figlio tranquillo, come lo sono stato io per i miei genitori...

Diversamente non so cosa dire, certo è che a volte mi vien da pensare che i famosi ceffoni o bacchettate di cui sentivo raccontare dai miei genitori, forse non fossero poi così sbagliati...

In ogni caso credo che la responsabilizzazione e il cercare di farli maturare sia la cosa migliore...vuoi il jeans firmato? la moto? il cellulare da 300 euro?
Te lo pago per metà, l'altra metà ti trovi un lavoretto al pomeriggio magari uno o due giorni a settimana (tanto sono a casa da scuola) così invece di cazzeggiare in piazza ti guadagni qualcosa...idem per la moto, ti trovi un bel lavoro estivo e ti sudi i soldi...

A me l'han fatto fare e credo sia stato molto utile...  ;)
Prima regola dello Slide Club: non si parla dello Slide Club.
Seconda regola dello Slide Club: se qualcuno si sdraia, è spompato, se la dà sù, fine della gara.
Terza regola dello Slide Club: se è la vostra prima sera allo Slide Club, dovete derapare...


Xr 650 F.E. --> http://www.xr-italia.com/forumxr/index.php?topic=27687.msg517473#msg517473 :biker:


Asphalt Surfer......Cavalca l'Honda. ®    :mukka: :frusta:

belzebelze

Jerry (+ HR fanne tesoro), una mia amica dice, fino a tre anni si piega il giunco, poi lo devi spezzare.........  :(
non ho figli e non sono convinto sia così: ti parlo di me da figlio e da adulto (un pò testa di ca**o, come volete, ma alla soglia dei 40 anni).
Non è tardi, assolutamente no, anzi, siamo alla fine della adolescenza, ora diventa maggiorenne :diavolo2: e io ho continuato a fare minchiate sino a 25 anni buoni  :)
Citazione di: jerryout il Gennaio 19, 2009, 15:57:40 PM
ragazzi , non so quanti di voi possano capirmi , al limite sicuramente c'è qualcuno che stà dall'altra parte ..... quella del figlio .
il mio problema ha quasi 18 anni , fino a qualche anno fa un ragazzo vivace , sveglio , che in fondo non ha mai dato eccessivi grattacapi ...... poi ...... la trasformazione  :( .
la scuola invece che iniziare a capire chè è l'unica strada per riuscire a fare qualcosa è solo e comunque una rottura , qualsiasi motivo per non andarci è valido , studiare è un optional , il rispetto una parola sconosciuta , dare una mano a dei genitori che lavorano tutto il giorno ...... boh che c...o vuol dire ? ma cosa cavolo gli manca , è una generazione che forse ha avuto tutto e troppo facilmente , i soldi non hanno idea che per averli bisogna sudarseli , quando aprono bocca (sento anche i suoi amici) c'è da mettersi le mani sui capelli  :-\ .
io sono al limite , non ce la faccio proprio più , ormai siamo al muro contro muro . non vorrei finire al tg5 con il titolo "tragedia famigliare nel bellunese" , posso arrivare a venderlo , qualcuno fa un'offerta ?  
HELP ME 
1) Tuo figlio avrà pure dei problemi, magari te ne da, ma non è un problema, è tuo figlio e basta: considerarlo un problema in assoluto non rende giustizia a lui, e neppure a te, in fondo l'educazione è delegata alla scuola, siamo d'accordo, ma fino a un certo punto.............  :( se pensi che parli di cose che non conosco non essendo padre, forse hai ragione, ma il mio unico intento è quello di aiutarti a venir fuori dal muro contro muro :mano:
2) Forse parti da un presupposto che postuli per assoluto, ma che non è necessariamente vero: lo studio non è tutto nella vita di una persona, e soprattutto serve più per dare una forma mentis che non per eccellere nella vita o nella professione, se dici che era un ragazzo sveglio e vivace non è che sia diventato un altro, magari ha solo delle frequentazioni schifose e dei falsi idoli, son convinto che tu abbia scritto in un momento di forte scoramento e che non pensi tutto quello che hai scritto;
3) Mantieni la calma e cerca di mediare, parlagli con calma serafica, non perdere le staffe (e so di cosa parlo, sono un tipo da 300 secondi di fuoco e una vita di pentimento, e qualcuno sul forum, tra cui Marty, Astug e GBKing + altri -ebbene sì, confesso che sclero anche in pubblico- sa di cosa parlo  :( ) con calma, ma inflessibile, ha mangiato troppe carote, rimane solo il bastone per ora, poi si vedrà  :(
4) Ora diventa maggiorenne, usati violenza e diventa duro con lui, senza cattiveria, ma prendi un paio di decisioni e sii inflessibile: devi pensarci tu a raddrizzarlo, sei il padre, tu e nessun altro, e probabilmente gli vuoi talmente bene da avergli dato tutto senza nulla chiedere in cambio: non vuole studiare? Si trovasse un lavoro. In quinta liceo pensavo al pelo più che allo studio, dopo gli ultimi colloqui mia madre mi chiese se volevo andare a lavorare al distributore di benzina all'angolo piuttosto che studiare, visto che non potevo fare altro senza arte nè parte. Inizialmente risposi di si, lei mi biasimò e io le risposi male; lei mi lanciò uno zoccolo in sughero in piena fronte......, sai che risultato, il dolore passa, tanto facevo il contrario di quello che mi chiedevano
ma quando compresi che vita mi aspettava cambiai immediatamente registro.
Pensaci Jerry, a mente lucida, consigliati con qualcuno che conosca te e tuo figlio. Se non vuole studiare, beh, fai in modo che capisca quanto prima quanto è duro il lavoro.
Ha uno scooter suo? Vendilo, i soldi ti servono per mantenerlo.
Ha due cellulari? Idem  :o
Scusa se ho esagerato, ma conosco la generazione alla quale appartiene, e come diceva mio nonno, una zappa di 20 chili fa capire molte cose  ;)

ROBY_HRC

ciao!!

mi posso immaginare le tue preoccupazioni....(io ho solo 26 anni) e non ho figli.....ma vedo spesso i comportamenti dei figli dei miei cugini...ma sopratutti i figli che la mia ragazza tiene a scuola (è una maestra).

parto dal presupposto che i ragazzi prima di tutto sono figli.....e quindi esseri creati da qualcuno che ha l'obbligo di crescerli in un certo modo.
il modo in cui crescerli...all'80% rispecchia il modo di vivere dei genitori....
quindi genitori cazzoni= figli cazzoni (il 99% dei casi).

l'altro 20% è l'ambiente extracasaling in cui cresce il ragazzo.
quindi amici/scuola. se gli amici sono coglionazzi...c'è una altissima possibilità che il figlio emuli e simuli gli amici che al 99% fanno le cose che non andrebbero fatte. (sopratutto nella fase adolescenziale).

l'altro vero problema che anni fa non si presentava è la fascia di età in cui il figlio si rincoglionisce.
fino ad una 15 ina di anni fa....si passava da bambini ad adolescenti verso i 14-15 anni.
ora...con la televisione , i media , internet ecc....i ragazzi recepiscono informazioni e messaggi da adulti fin da quando sono in grado di capire (parlare ed ascoltare) quindi verso i 4-5 anni interpetandoli alla loro maniera.

per essere sintetico.

la mia fortuna è stata quella di avere dei genitori fantastici...con una madre severissima (bacchettona) che mi ha sempre tenuto in riga...ed il padre invece che ha saputo mollare al punto giusto per farmi respirare un po'.
hanno sempre voluto rispetto (niente parolacce , la loro parola era l'ultima)..e mi hanno fatto crescere "col complesso" che la cosa più brutta che avessi potuto fare sarebbe stata di deluderli (anche nelle cose più piccole).quindi quando c'era la possibilità di fare qualche cazzata pensavo sempre al rischio di poterli deludere e quindi mi fermavo.
il fatto di non deluderli cmq era ricambiato da un comportamento giusto e corretto da parte loro...che non mi hanno mai considerato un "bambino" ma mi hanno sempre reso partecipe delle loro decisioni e delle loro discussioni.

io non sono un fascistone ed odio il pugno di ferro...però al giorno d'oggi queste problematiche vanno affrontate sistematicamente.

1° imporre il rispetto per tutti ma in particolare  per i genitori e per qualsiasi altra cosa più vecchia del ragazzo
    nonni compresi (che a volte vedo di quei comportamenti dei nipoti con i nonni da prenderli a cinghiate).

2° mettere inchiaro che il genitore è il padrone di casa e se il ragazzo maggiorenne vuole fare di testa sua...la porta è sempre aperta.

3° cercare di capire e conoscere le compagnie che frequenta il ragazzo.

4° e sopratutto controlli a sorpresa quando rientra il sabato sera (portafoglio con cartine per i cannoni , odore degli abiti..nei locali non si fuma più , occhi ed alito)

5° lui deve sapere che se sbaglia c'è una punizione certa che lo attende....e magari anche qualche schiaffone che riassumerei in "timore verso il genitore".

non voglio passare per il bacchettone......

vi scrivo da amsterdam (sono in trasferta) e non vi racconto cosa ho combinato il week end.
ma sempre con la testa sulle spalle....sapere dove si può arrivare capire dove finisce il giusto ed inizia lo sbagliato.....e questo è solo un buon genitore che lo può insegnare al figlio..

ti faccio i miei più sentiti auguri..perchè sarà una battaglia dura.....ma devi vincerla!!

fagli leggere questi post.

roby
.........DALLE VALLI BERGAMASCHE CON FURORE.......

arcont66

Ciao se non gli và di studiare mandalo a fare il manovale da qualche muratore vedrai che dopo un mese  come corre a scuola  ;D ;D
e dai venite nel niubucum
http://niubbucumm.attivatribuna.com/forum.htm e

moto : EX xr600 93 gasgasec300 2000 ora ec 300 2008

Barte

#6
Non ho molto tempo e non ho letto i consigli dei colleghi qui sopra... per adesso ti dico solo che anche io ero così alla sua età...poi mio padre è mancato (toccati pure) e nel giro di un paio d'anno sono passato da avere 14anni "mentali" ad averne 30....  Se devo essere sincero non sò dirti il perchè "ero cosi" ma soltanto dopo ho capito quanto ero nel torto e spero che anche per tuo figlio sia solo questione di "prendere coscenza" di cosa vuol dire stare al mondo!

Mandalo a fare un pò di volontariato magari si renderà conto almeno un pò di tutte le fortune che ha e righerà (un pò) più dritto...


Se decidi che non merita più la moto fammi un fischio!
Miata...because life is too short to drive a Golf.

gianpivr

Jerry, lasciando perdere le ca##ate più o meno grandi che tutti abbiamo fatto nella vita, capisco il discorso che da genitore si pongano determinate aspettative verso i figli, però la scuola non è tutto, c è anche tutto il resto e non è da disprezzare. Prova a responsabiizzarlo, mettilo davanti ad una scelta che dovrà fare lui (es: scuola o lavoro), sii determinato ma non cattivo, fagli capire in modo buonario che deve contribuire in qualche modo, o ripagandovi con risultati scolastici oppure rendendovi una quota di un ipotetico stipendio. Non usargli cattiveria, se è nell "età della stupidità" vivrà tutto come una sfida e probabilmente ti sfiderà, sii dolce per fargli capire che parli per il suo bene, e che se si sente uomo deve comportarsi come tale e fare le sue scelte. Bastone e carota, e imponigi pure qualche limitazione esemplare di modo che si renda conto che tu sei il capobranco della famiglia e che lui è un semplice gregario...
Forse non sarò stato nemmeno io l esempio del figlio modello, spero comunque prima di diventare un bravo genitore di diventare un bravo figlio, ad ormai 29 anni ho ancora molto da imparare sulle "gerarchie" e sul rispetto, quindi non disperare...
L' unico modo per sfuggire alle tentazioni è cedere... -O. Wilde-

pippus 976

io ho due piccoli di cui la più grande ha 3 anni, quindi si può dire che nn ho nessuna esperienza in merito.
posso immaginare che avere a che fare con gli adolescenti di oggi sia un pochino differente rispetto a quelli di qualche anno fa. oggi è tutto troppo diverso. i media ci bombardano di spazzatura 24 ore su 24, tutto è ottenuto con troppa facilità, il massimo delle aspirazioni di un adolescente di oggi è indossare qualche vestito di marca e somigliare quanto più possibile a qualche mito visto in televisione.
io cercherei di abbattere quel muro che si stà creando tra te e tuo figlio. lo hai mai portato in moto con te? coinvolgilo. stringi un legame ancora più forte, diventa un suo amico. sono dell'idea che la sferza potrebbe far inasprire ulteriormente  il vostro rapporto. in bocca al lupo!
... il futuro non è più quello di una volta!...

gilleslalay

Prima di tutto vorrei manifestare il mio accordo con Giampivr, tra tutti gli interventi è quello che condivido lettera per lettera.

Io mi ritengo fortunato di aver fatto tutto quello che ho voluto sin da tenera età, ricordo poche volte (a dire la verità nessuna al momento) in cui mia madre, artefice della mia educazione, mi ha negato categoricamente qualcosa, il fatto di avermi messo di fronte alla possibilità di scegliere liberamente secondo me mi ha giovato molto, mi ha fatto sempre capire il valore dei soldi senza farmi mancare niente, l'importanza dello studio senza obbligarmi a farlo, il rispetto delle gente senza avermi mai obbligato a scusarmi con qualcuno...., sarò stato fortunato a coltivare questo legame e renderlo speciale anche se non sono stato sempre un santo, qualche dispiacere l'ho dato ma niente di che.

Adesso le generazioni sembrano cambiate tanto in così poco tempo, ho 30 anni e rabbrividisco a vedere gli under 20 di oggi.

Non posso conoscere tuo figlio ma ti consiglierei di giocare la carta della responsabilizzazione.

Tienici aggiornati!!
tu mi dici quello che devo fare e io lo faccio

...... e resto qui distrutto
disperato ancora un po'
ma prima o poi ripartirò.
E salirò ..........

gianpivr

Una piccola osservazione-spunto di riflessione che mi sorge naturale dopo l intervento di pippus: oggigiorno sento molto parlare di amicizia con i figli... A partire da Freud fino ad arrivare ai nostri giorni, sono ben chiari i ruoli che devono avere i genitori per i figli, mentre a mio parere le americanate odierne ci propinano genitori e figli stretti da complicità e amicizia. Per me mio padre deve essere semplicemente mio padre, e mia madre deve farmi da madre. Gli amici e i confidenti sono altri e non devono essere confusi, altrimenti ci troveremo ad avere almeno 2 buoni amici ma nessun genitore, siamo sicuri di auspicare  tutte ste ca##ate della società moderna?!?!? ???
L' unico modo per sfuggire alle tentazioni è cedere... -O. Wilde-

Evatom

Allora vasto dibattito ... .
Ho un figlio dell'eta del tuo (e una figlia di 16) quindi ti posso parlare della mia esperienza in materia anche se non esiste il rimedio universale  :( .
Allora ecco :

La scuola. E importante. vero. E se non vuole ? Abbiamo insistito fino alla nausea con rinforzi di corsi privati, di psicologo, etc  per farlo andare avanti con la scuola fino a capire che di questo passo , alla fine dei conti mandavamo tutto a ramengo perche non si facceva nient'altro che parlare di scuola,  di minacciare per la scuola, di occuparsi soltanto di lui tralasciando mia figlia (per fortuna molto matura...). Poi finalmente, con pazienza, con dialogo (l'ingrediente principale che mancava)  gli abbiamo chiesto cosa voleva fare . Tutti i  genitori, penso vogliono che i figli abbiano 20 metri quadrati di lauree varie; ebbene no  ; lui voleva fare il carrozziere. Da 6 mesi lavora come apprendista carroziere (con un giorno di scuola tecnica) e gli piace. Si alza ed e felice di infilare la tuta. Non avra mai una laurea . Ok e poi ? Fara con l'educazione che gli abbiamo dato per affrontare la vita e con il suo mestiere per campare. La pace è tornata a casa. Se un domani vuole fare qualcos'altro, a lui i corsi serali.... .
Penso (mia opinione , almeno) che quello che vogliamo per loro e quello che volgiono loro per loro , non sempre coincide.
In un incontro con lo psicologo della scuola , ci fu chiesto (a me e madame) : Ditemi le sue qualità .
Sembra una domanda ovvia solo che per correre dietro al nostro delirio lo vedevamo soltanto come un grande difetto di 18 anni e non piu come nostro figlio (ogni volta che ci penso mi prenderei a sberle) .

Per il rispetto verso me, mia moglie , sua sorella, etc... . Bhe insomma ogni tanto si deve ricordare (un po a tutti) che regole esistono e vanno rispettate. Deve il rispetto a tutti fino a quando è rispettato anche lui. Ha solo 18 anni ... un po di pazienza (anche se a volte...)
E come Gianpivr ti ha scritto, io non sono suo amico, sono suo padre e basta. I ruoli sono chiari ; non siamo in dittatura, si puo parlare di tutto ma l'ultima parola resta a me (o a mia moglie, poco importa)

Non lo spio ma la sua compagnia , la conosco e se uno non mi va glielo dico e gli dico il motivo ma non scordarti che loro non usano lo stesso "metro" di noi per valutare le cose.
Un modo , come ti fu suggerito , di "avere l'occhio" è infatti di avere un attività in commune (noi facciamo karate insieme)

insomma ecco quello che ti posso dire di quello che ho vissuto e ti faccio gli auguri. Ultima cosa. nessuno nasce imparato in quelle materie. Si fà quello che si puo con quello che si sa, si ha vissuto, etc ...  e ci si puo anche sbalgiarsi (lo so , l'ho fatto...)

XR500R - 1981 - 

Suzuki Bandit 650 - 2008 -

Kap

Bravo Evatom.......i ;)

l dialogo e' la cosa fondamentale...........Jerry non mollare e sopratutto non metterti contro di lui altrimenti si impunta e non ti potra' piu' vedere........devi essere un amico NO un padre.......lo so non e' facile ma secondo me funziona....... ;)
Kap


Ex Kawasaki Ninja 9-r 94
     Yamaha R6 03
     Aprilia Pegaso Strada 05
     Yamaha FZS 1000 Fazer 03
     Yamaha XT 600 2KF
     Honda XR 650 R

HorneT 09

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The New Bucum..........

rickyx

 :) non ho trovato una sola affermazione sbagliata o non condivisibile da nessuno in quanto letto finora. l'unico problema e' l'unicita' della persona, non statisticizzabile o indicizzabile. ognuno conosce i propri figli e i propri limiti, fermo restando poi che in ogni singolo caso, quello che funziona con me e mia figlia non e' detto che funzioni col tuo. purtroppo i tempi sono cambiati moltissimo, a causa di svariate circostanze, cio' che poteva andare bene anni fa ora non va piu' bene. sono MY differenti e non intercambiabili. sotto tutti i punti di vista. ad esempio i legislatori fanno leggi che possono anche contrastare l'azione educativa/correttiva di un padre verso i figli e creare a lui seri problemi... viaggiando ho notato una cosa, che nei paesi piu' indietro di noi, il rispetto dei figli nei confronti dei genitori e' molto piu' marcato, vuoi per repressione o per ambiente stesso. ho notato che in grecia i bambini dell'eta' di mia figlia denise, 10 anni, sono molto piu' educati dei nostri, e qualcuno l'ho visto prendere cinghiate in piazza senza tante storie... il permissivismo e il buonismo imperante da noi ai tempi odierni fa si che si perdano quei valori di educazione e rispetto con i quali siamo cresciuti noi tutti, lasciando spazio a quella maleducazione che alcuni, ma non tutti per fortuna, hanno oggi. in parte e' ''colpa'' nostra per le nostre assenze, per la mancanza di dialogo magari al momento giusto, perche' siamo sempre fuori casa x lavoro, purtroppo e' il nostro e il loro tempo, adesso si lavora in 2 per starci dentro, quando una volta lavorava solo il padre, le cose erano piu' difficili per la mamma..ma c'era.. adesso lavora anche lei, e come si fa'? sara' stanca anche lei... va' che casino che vivono i bambini adesso..  per andare agli estremi educativi, cito una storiella svedese... -al supermercato un bambino spruzza sui pantaloni di un cliente una bottiglia di ketchup... il padre del bambino guarda e non fa una piega. un vicino lo avverte che il bambino sta conciando di salsa il malcapitato, il padre risponde che non interviene perche' il bambino non va represso e deve avere un'educazione libera e permissiva... a sto punto il malcapitato prende dalle mani del bimbo la bottiglia di ketchup, guarda il padre affermando con la massima calma, che anche lui da piccolo non era stato represso, aveva ricevuto un'educazione libera e permissiva, e condivideva pienamente l'operato....poi gliela spruzza in faccia...-   ricordiamoci sempre che i figli non sono nostra proprieta', ma appartengono a loro stessi, nel bene e nel male, il compito dei genitori e' costruirgli un paio d'ali solide, e dargli una bussola precisa. per costruire queste 2 cose servono anche le martellate oltre alle pinzette.. . fatto questo sono loro che dovranno spiccare il volo, sicuri che le ali terranno, e che la bussola non si guastera'. dimenticavo... per volare puo' servire un calcio nel culo, ma serve anche un motore e come ben sappiamo, i motori con troppa tolleranza o fanno rumore, o mangiano olio, o non vanno un tubo...
da piccolo avevo un seggiolone altiiiiiiiiiiiiiiiiiiisssssssssimo..........
    http://www.xr-italia.com/forumxr/index.php?topic=18010.0   
     

paulogas

io non aggiungo altre cose; i "colleghi" del forum prima di me sono stati molto esaustivi ; tieni presente che ha solo 18 anni ; puo' darsi attraversi un periodo nero ; mio padre non e' mai stato un amico con me ; io sono dell'idea che invece bisogna esserlo e bisogna saper ridere non solo con il proprio figlio; complicita' non significa coglionaggine ; vedrai che tutto si sistema ; un abbraccio; un ti voglio bene ;vieni qua lo sai quanto ti voglio bene servono tanto specialmente quando ci si sta formando .
andate a tirarvi un po' di palle di neve   !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!