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Mondiale Moto GP 2012

Aperto da Sbirro - Beco 155, Dicembre 10, 2011, 10:50:13 AM

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Rai67

Citazione di: sunray il Marzo 26, 2012, 18:56:16 PM
Ora che mi pare Ducati e' passata nella galassia Audi VW, vedremo cosa riterranno di fare, se cambiare la moto o chi ci sta' sopra.
Sunray
questa nn la sapevo, quindi nn è più italiana?
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paulogas

parlare di nazioni con societa' che appartengono ormai a fondi di investimento o societa' per azioni multinazionali e'  un po' forzato ,la ducati comunque come sede ,come fabbrica appartiene al popolo italiano e al paese italia (anche se ultimamente va' di moda solo l'europa che sta soppiantando per il volere di pochi gli  stati nazionali ,relegati  con i relativi governi solo a comparse prive di potere  ) .
certo bonomi pare abbia intenzione di valutare un'offerta per il suo pacchetto che di fatto dara' al compratore il timone di ducati. ricordo che gia' Lamborghini nel ( mi pare 1998 )  passo' al gruppo audi volkswagen con  piech  che diede l'okay alla proposta che gli  sottoposero i suoi uomini .
l'importante e' che mantengano la fabbrica e varie  sedi a borgo panigale e in italia  e dedichino una parte del profitto alla ricerca sempre e comunque ;  insomma che continuino con le stesse persone che fino adesso hanno fatto bene.
certo sti crucchi criticano sempre l'italia e gli italiani pero' in quanto a auto,moto e donne ci sbavano dietro  come cagnolini da decenni  !!!!!!!!!!!!   
la ducati e' come la ferrari .  rosse ,affascinanti,sportive ,bellissime !!!!!!!!!!!!    pure l'alfa romeo e la maserati
wiwa il made in italy  !!!!!!   

sunray

La Ducati ERA controllata da INVESTINDUSTRIAL S.p.a.
Avente come capofila la famiglia Bonomi di Milano.

Ora è passata, ossia è stata comprata dal gruppo Audi VW.
Valore stimato della Ducati: 840 milioni di euri, indebitamento 800 milioni di euri. Valore 40 mln.
Pare che pero' il vero affare sia il fatto che il marchio è stanoto a livello mondiale e, cosa non da poco oggi il gruppo VW è il piu' grande costruttore mondiale di auto. Con le severe limitazioni di CO2 che arriveranno faranno per calcolarle la media di CO2 su tutto quello che produci, quindi, produrre moto che inquinano poco lascerebbe di poter produrre anche grossi motori da auto ammiraglie.
Altra notizia e' che pare che ad altissimo livello in Audi vi sia un vero appassionato di moto, e di Ducati.
Lo sfizio sarebbe quindi stato fatto  non per mero calcolo economico come aveva fatto ( proficuamente ) INVESTINDUSTRIAL, bensì per ragioni di cuore, che sono talmente valide, nobili e belle da dire, benvenuta Ducati in VW.
Saluti a tutti.
Sunray

sunray

Nel 1985 la società venne ceduta ad un'altra industria del ramo motociclistico, la Cagiva di Varese, che ne mantenne la proprietà fino al 1996, anno in cui il Texas Pacific Group acquistò il 51% delle azioni. Il rimanente 49% fu rilevato nel 1998; l'anno successivo l'azienda mutò denominazione in Ducati Motor Holding SpA e il fondo texano collocò sul mercato oltre il 65% delle azioni possedute.

Nel 2006 il marchio Ducati è ritornato in mani italiane con l'acquisto da parte di Investindustrial Holdings, la finanziaria di Andrea Bonomi, di una quota consistente del capitale sociale. Nel 2007 c'è stato un ritorno all'utile, chiudendo con un giro d'affari di quasi 398 milioni di euro, in aumento del 30,5% rispetto ai 305 milioni dell'anno precedente. I principali azionisti dell'anno sono: Invest International Holdings Ltd., tramite World Motor S.A; Hospitals of Ontario Pension Plan, tramite World Motors White Sca; BS Investimenti SGR S.p.A, tramite World Motor Red Sca; Columbia Wanger Asset Management LP; Reach Capital Management LLC; Giorgio Seragnoli, tramite King S.p.A. 2008[2]

Moto Ducati da gara in esposizione nella sala 3 de "Il MotoGP della Fisica", all'interno del Laboratorio "Fisica in Moto"Nel 2008 ha concesso il proprio marchio all'azienda italiana ONDA Communication S.p.A per la produzione di una linea di periferiche per la connessione internet tramite rete cellulare.

In seguito, per ragioni riorganizzative della catena di controllo dell'azienda, la finanziaria stessa e i suoi soci istituzionali hanno provveduto ad un'OPA sulla totalità delle azioni ordinarie di Ducati non detenute. Al termine delle varie operazioni finanziarie, comprendenti operazioni di fusione per incorporazione, l'azienda ha cambiato i suoi dati fiscali senza peraltro cambiare la denominazione con cui è conosciuta e il titolo Ducati è stato ritirato dalla quotazione in Borsa alla fine del 2008[3][4][5].


sunray

In Germania lo sanno tutti. Anche se si parla di un possibile acquirente indiano, di una quotazione a Hong Kong o di un interessamento di Mercedes o di Bmw (smentito seccamente dal ceo della casa automobilistica bavarese Norbert Reithofer), Ducati finirà nel Gruppo Volkswagen.

C'è grande interesse dei tedeschi per un motore che sviluppa 200 cavalli in mille centimetri cubici, per una tecnologia che si integrerebbe bene con le conoscenze di Volkswagen nel settore della mobilità. Oppure si sussurra che l'Unione europea starebbe pensando di inserire anche le moto nel calcolo delle emissioni per i costruttori di auto. Ma la vera ragione è un'altra.

E ha un nome e un cognome: Ferdinand Piech, presidente del consiglio di sorveglianza del gruppo Volkswagen.

Lui, un autentico patito delle due ruote, ha sempre ripetuto che la sua prima motocicletta era stata una Ducati e non ha mai nascosto di essersi pentito per non aver comprato l'azienda di Borgo Panigale quando era in vendita nel 2005. Ora che l'occasione si ripresenta, non se la lascerà scappare. E ha voluto persino assegnare all'operazione un nome in codice: «Eagle».

L'operazione Aquila, che dovrebbe concludersi entro fine aprile, prevede due diligence, visite negli stabilimenti emiliani e una trattativa in esclusiva che sarebbe cominciata prima dell'intervista al Financial Times con cui Andrea Bonomi, presidente del fondo Investindustrial, proprietario di Ducati, ha di fatto messo sul mercato l'azienda bolognese.

Piech, classe 1937, è uno degli uomini più ricchi in Germania ed è di gran lunga il personaggio più influente a Wolfsburg, sede del Gruppo Volkswagen. È uno dei nipoti di Ferdinand Porsche, l'industriale che ha disegnato il primo Maggiolino e guidato Volkswagen fino all'epurazione seguita alla caduta del nazismo. Ingegnere, ha lavorato nella Porsche fondata dal nonno ed è poi entrato in Audi come capo reparto nel 1972.

Tre anni dopo era nel consiglio di amministrazione e dieci anni dopo amministratore delegato. Altri due lustri per diventare numero uno dell'intero gruppo, fino al 2002 quando è diventato presidente del consiglio di sorveglianza.

Dodici figli da quattro mogli, dislessico, Piech è considerato un genio e il vero motore del grande sviluppo del gruppo negli ultimi anni. A lui si devono innovazioni tecnologiche come la trazione integrale Quattro, la scelta di uomini fondamentali come il comasco Walter De Silva, che ora disegna tutti i nuovi modelli del gruppo, e operazioni spettacolari come l'acquisizione di Porsche che aveva tentato di scalare il gruppo di Wolfsburg.

Piech è una sorta di Sergio Marchionne al cubo, perché conosce l'azienda come le sue tasche, ha masticato motori e storia dell'automobile fin dall'infanzia ed è un tecnico. Se desidera comprare la Ducati, c'è una sola cosa che potrebbe farlo desistere: un prezzo esorbitante. Sembra che Volkswagen, attraverso Audi, il marchio premium del gruppo tedesco, abbia proposto la cifra di 850 milioni di euro, meno del miliardo di euro chiesto da Bonomi, e su questa base si sta discutendo. Ma il vero nodo è il debito.

Si parla di 800 milioni, che porterebbe il valore dell'azienda a 50 milioni, ma anche di 200 milioni, che comporterebbe un esborso di 650 milioni. Il Fondo Investindustrial aveva speso 390 milioni nel 2008 per il delisting della società e l'acquisizione dell'85%. Ogni cifra, però, è irrisoria rispetto al bilancio del costruttore tedesco, che ha chiuso il 2011 con un utile netto di 15,4 miliardi, 159 miliardi di ricavi (+25%) con 8,2 milioni di vetture vendute in tutto il mondo e una previsione di spesa di 64 miliardi in investimenti fino al 2018 con un lancio di 40 nuove vetture nel 2012.

Ducati, invece, ha un fatturato di circa 480 milioni, ha venduto 42 mila moto nel 2011 e vale il 10,5% del mercato delle moto sportive a livello mondiale. Ha 950 dipendenti a Bologna più altri 200 negli stabilimenti in Thailandia e Brasile.

Se l'operazione Eagle andasse in porto sarebbe l'ennesima riprova di quanto conti il nostro Paese nelle strategie di sviluppo del costruttore tedesco. Infatti ci sono già tre pilastri industriali, diversi uomini di nazionalità italiana ai vertici del gruppo in Germania e un sogno nel cassetto che potrebbe prima o poi concretizzarsi. Il primo pilastro, Volkswagen Group Italia, da anni guidata da Giuseppe Tartaglione, è tra le prime 25 aziende italiane per fatturato e circa mille dipendenti. Il secondo pilastro, Lamborghini, il costruttore di bolidi sportivi di Sant'Agata Bolognese acquisita nel 1998 da Audi, lo scorso anno ha venduto 1.600 vetture in tutto il mondo.

L'ultimo pilastro, ma solo in ordine di tempo, è la Italdesign di Giorgetto Giugiaro acquisita due anni fa da Lamborghini per sostenere lo sviluppo dei nuovi prodotti di tutto il gruppo. A Wolfsburg, invece, lavorano molti uomini che hanno lasciato Fiat e l'Italia. Oltre a Da Silva – che dopo aver disegnato la Alfa Romeo 159, ha seguito Seat e ora guida una mega struttura di centinaia di persone che creano tutti i modelli del gruppo – il più noto è Luca De Meo.

Il suo nome è legato al lancio della nuova Fiat 500, ma ora è a capo di tutto il marketing di Wolfsburg.

Il sogno, invece, è l'acquisizione del marchio Alfa Romeo. Piech non ha mai nascosto di volerlo e c'è stato un momento in cui sembrava che il desiderio stesse per essere coronato. I tecnici Volkswagen erano persino andati a visitare gli stabilimenti dismessi di Arese, ma poi l'accordo con Fiat è saltato per una questione di prezzo. Da allora i rapporti tra italiani e tedeschi non sono idilliaci. Ma Piech ha già detto di poter aspettare.

redazione
Lunedì 26 Marzo 2012

Rai67

azz... sunray ma lavori per la Ducati o per Motociclismo?
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paulogas

GRANDE SUNRAY  !!!!!!!!!     a settembre mando un po' di domande di lavoro alla ducati,alla lamborghini,alla ferrari ,alla morini ,chissa' che un posticino per un italiano non si  trovi . speriamo che in italia aumentino sempre piu' aziende e investimenti . hanno lasciato morire un sistema produttivo industriale che era la settima potenza industriale mondiale .
dobbiamo investire su aziende all'avanguardia come tecnologia e prodotti ,abbiamo le capacita' , dobbiamo ritornare a essere grandi .
servono politiche e investimenti a favore di chi merita non di chi conosce e ha le mani in pasta..........
marchionne in italia non vuole assolutamente investire e creare nuovi modelli . se avessero attuato la strategia volkswagen di produrre tanti modelli ora avremmo un suv ,una giulia e tanti altri modelli alfa romeo ,lancia e fiat .  la fiat se ne frega dell'italia . non vogliono investire e fare come la vollkswagen peccato perche' per me fiat e' l'unica vera concorrente del gruppo volkswagen come capacita',tecnologia e potenzialita' ma non vogliono investire ed  espandersi . un vero peccato per l'italia e il popolo italiano che ha dato tanto a questa azienda . speriamo che ducati ampli la gamma senza esagerare ,un bel monocilindrico ducati nun sarebbe male ,magari tipo il concept moab ...............
comunque i tedeschi sono innamorati dell'italia e dei prodotti italiani . ducati,alfa romeo hanno potenzialita' enormi . se la fiat non vuole investire farebbe meglio a vendere l'alfa romeo alla volkswagen che spero faccia finalmente delle trazioni posteriori tipo alfetta e giulietta quelle vere . in fiat hanno atteso decenni senza produrre delle berlinette sportive a trazione posteriore ,potevano vendere tutto quello che ha venduto bmw in questi anni e diventare i leader indiscussi delle auto sportive di grande produzione . fiat ,la dirigenza e la proprieta' non hanno mai voluto veramente investire nel settore auto . volwswagen sta ora raccogliendo i frutti di scelte azzeccate . produrre ottime auto con bella linea a prezzi contenuti .  peccato che fiat  stia lasciando  morire un marchio come alfa romeo ,un solo modello e' un po' pochino per un marchio come Alfa .   grazie sunray delle informazioni .

sunray

....Minchionne ha ragione, purtroppo, siamo stati distrutti dai sindacati!!!!!
C'era su Panorama ( non novella 2000 ) un articolo interessante e diceva che nello stabilimento fiat in brasile, ogni 1000 operai escono metti 30000 auto l'anno, in italia a parita' di tutti i parametri poco più della meta' e di qualita' inferiore.
Meritocrazia, quello che nella grande industria in italia è stato azzerato.
I piccoli artigiani fanno 15 ore/die e i grandi delocalizzano, e a volte, per la burocrazia, non puoi neppure dargli torto.
I tedeschi sono innamorati dell'Italia, questo è un fatto.
I ns. marchi sono stimati e amati perche all' estero sanno quali difficolta' ci fa incontrare il ns. governo incapace e ingordo.
I ns. ministri deputati e senatori sono i piu' pagati del mondo, staccando di quasi 3 VOLTE !!!!!! I gia' pagatissimi tedeschi, prendendo circa 5 volte di piu' di inglesi e francesi...per fare cosa? Per danneggiare il sistema produttivo. E' un po' come se tu pagassi e tanto il cancro che ti distrugge.
I ns. politici pavidi, lasciano che si faccia terra di conquista del ns. paese, vedi ultimo esempio la Thompson sono arrivati i cinesi, hanno comprato e A VOCE hanno detto che avrebbero lasciato da noi la produzione, e noi scodinzolanti ad accettare, dopo tre mesi, dico TRE MESI dal loro subentro, ed aver acquisito il know how, chiudono tutto e portano al loro paese.
Ma come dargli torto? Viviamo in un posto dove esiste la burocrazia più complicata al mondo, ma non per stupidita', per calcolo, infatti, in questo modo, qualunque cosa tu faccia, in qualunque direzione ti muovi, tu sei sanzionabile....a meno che non hai come Tu dici le mani in pasta e quindi puoi fare qualunque cosa, tipo avere 200 dipendenti e non aver neppure la partita IVA... Padova docet, ma sopratutto il mezzogiorno, in questi esempi, veramente docet.
Unico esempio valido la Svizzera, ove dal Verbano entrano ogni giorno piu' di 6000 lavoratori, la' vi sono aziende di pregio, protette dal loro governo.
Un solo dato, in Italia abbiamo 552.000 auto blu, con 4 autisti ognuna, in USA 50.000 ( dieci volte meno ) e in Francia 70.000..... meditate.
Saluti a tutti....saro' pesantemente sanzionato per l'OT ma non resistevo a rispondere a Paulogas.
Buone cose a tutti.
Sr

StefanoXR

Ragazzi non ce la faccio a leggere post così lunghi...

a pagina 20 ci sarà un breve riassunto almeno?

;D

gianfranco1104

#174
forse della prima gara..
:P :P :P


p.s.
torniamo ontopic?!?!?! a me di minkionne e del suo gruppo me ne può fregar di meno! fallisse lui e tutto il resto e dessero il gruppo ad uno che si possa definire manager...

la ducati manterrà se non addirittura aumenterà i suoi standard passando sotto i crucchi...- e non perchè i crucchi siano più bravi degli italiani... ma perchè loro lavorano a blocchi... a parametri... se una vite va avvitata a 52Nm verrà a 52Nm e non come in italia...
sono 45 lascio?!?! evvabbuò.... chissenefott... e imporranno questo metodo ai nostri BRAVISSIMI operai!!!!
da questa unione... ne uscirà fuori un GIOIELLO....
magari riescono anche a far vincere Lamentino....
:D :D :D :D
bon dai non esageriamo!
:D :D :D :D :D

dimenticavo... husqvarna docet.... chi si ricorda le ciofeche uscite sotto il gruppo castiglioni?

paulogas

me gusta mucho la moab ,speriamo lo mettano in produzione e speriamo che ducati faccia una monocilindrica con i baffi alla tettesca !!!!!!!!
comunque quest'anno vedremo se valentino e' ancora lui . lasciamolo fare magari porta il distacco dalla honda a sette decimi e poi lo azzera ..................................Yamaha Remember  ?????????


son curioso di vedere le gare  !!!!!!!!!!!!!!   

Barte

Quindi in fin della fiera? Sono mancato per un po...
Rossi correrà con un'Audi?  :D


Situazione MotoGp?
Stoner e Lorenzo ancora sfacciatamente baciati dalla FORTUNA, DALL'ELETTRONICA, dai SETUP PASSATI DI ROSSI... o ci sono altre news? ???
Miata...because life is too short to drive a Golf.

gianfranco1104

bravo!
allora stoner guida la moto di valentino di 6 anni fa...
lorenzo quella di valentino di 2 anni fa..
e valentino va male perhè stoner gli ha lasciato una moto di cacca....
alla fine della fiera... valentino guiderà l'audi diesel a le mans
:D :D :D

Gianni65

#178

Voci di corridoio dicono che Valentino correrà su una mitica e mai indimentica auto sportiva..............
La Duna coupè...................

paulogas

#179
Azz la duna ci son salitO su quella belva .  comunque fra poco TUTTI IN PIEDI SUL DIVANO  !!!!!!!!!!!!!!!!