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Allevamento ovini...

Aperto da Niko-984, Maggio 20, 2013, 18:11:01 PM

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Niko-984

Visto che ormai sto perdendo il lavoro completamente, attualmente dispongo ancora della cassa integrazione e lavoro una sola settimana al mese, poi finirò per tirare il licenziamento e la disoccupazione...
Da tempo pensavo in un'attività alternativa che consenta un reddito sicuro anche se magari inizialmente scarso... ho pensato all'allevamento di pecore...

Proprio ieri un mio amico, che ha appena iniziato ad allevare capre, mi ha detto che mi concederebbe il terreno per farlo condividere con i miei ipotetici ovini se mi mettessi in società con lui dividendo le spese dell'attrezzatura... voi che ne pensate? è una cosa troppo azzardata?

fedexr

Dipende quanti ovini, cosa ci farai e conta che gli animali non vanno in ferie, neanche a natale e capodanno.

lelef

gli animali son pesanti da gestire , i costi elevati ecc ecc
prima cosa informati molto bene sulle sovvenzioni al settore c'è chi campa solo di quelle
non ti voglio scoraggiare stai attento però che al salto da dipendente a padroncino per i tuoi stessi motivi ci provano in tanti ma raramente va bene  :( piuttosto prova una prestazione di servizi con minimo impegno di capitale, per dirne una gli idraulici guadagnan bene e dichiaran poco

Bluto

#3
in questi tempi fai molto bene  ;) a cercare un'alternativa,qualunque spunto razionale merita di essere approfondito
la difficoltà aguzza l'ingegno...
nel 2012 c'è stato un solo settore occupazionale con segno positivo:agricoltura/allevamento +3.8%
è un dato che deve far riflettere,soprattutto quelli che ci dovrebbero governare
quando si tira la cinghia si taglia tutto quello che è superfluo e il cibo(alimentazione umana e animale) non mi risulta esserlo..oltre a ciò i continui scandali relativi ad alimenti adulterati dovrebbero favorire la produzione nazionale
quanto agli ovini,come per l'allevamento di qualunque animale(ovini-suini-bovini-pollame),puoi operare solo se affiancato da persona esperta,le problematiche sono di varia natura e serve tempo per imparare
valuta bene anche altri tipi di allevamento,se nella tua zona esistono particolari tipi di allevamento,come per esempio nella mia provincia,il maiale di cinta senese,particolarmente apprezzato e supportato da agevolazioni locali

Felino68

#4
   Se posso darti un consiglio, da uno che di bovini da latte ne ha allevati fino all' altro ieri, ed anche ad altissimo livello, oggi allevare un qualsiasi animale da reddito, ha senso solo, e ripeto solo, se non ci spendi una lira, sai cosa fare del prodotto finito e sei sicuro che ti verra' pagato al giusto prezzo. La scoperta dell' acqua calda, insomma. Mi spiego meglio, almeno per quella che e' la nostra realta' locale. La pecora costa poco come acquisto, non molto come gestione, se le si fanno pascolare, quindi siamo ancora in ambito costo zero, ma poi devi capire se il reddito lo avrai dagli agnelli, dalla lana, dalla carne o dal latte. Per quel che riguarda gli agnelli, se ti fai una piccola cerchia di clienti affezionati a cui venderli al giusto prezzo, va bene. Ma se ti devi scappellare col macellaio e passare dal mattatoio, subirai la concorrenza sleale degli agnelli dell' est europeo. Per la lana, che prima era una ricchezza, ora si deve pagare lo smaltimento come rifiuto, a meno che in zona non ci sia qualcuno che ne fa un uso artigianale. La carne di pecora, almeno da noi non e' particolarmente apprezzata ed un grosso mercato non ne ha. Il latte e' un' altro discorso. Se chiudi il cerchio, cioe' lo trasformi personalmente in prodotti caseari, e li vendi personalmente, puoi tirarci fuori un buon reddito, ma preparati ad una vita di sacrifici e di clausura tra pecore e caseifico. Per non parlare poi dei problemi sanitari sia dell' allevamento che del caseificio. Sicuramente poi non e' un lavoro che puoi fare da solo. Se poi il desiderio e' quello di riempire una stalla e fare un allevamento stanziale alimentandole con i mangimi, lascia peredere fin d' ora, perche' sul prezzo delle materie prime ora c'e' una tale tensione e speculazione, che in nessun modo riuscirai a trovarti con i conti. Non voglio scoraggiarti, ma solo aprirti gli occhi. L' impegno e' bestiale e a meno che non ti butti sul discorso latte, i guadagni non immediati. Come giustamente dice Lelef, un imbianchino, decoratore di interni, ha come investimento iniziale, solo una scala una tuta e due pennelli. In bocca al lupo !
"Hic sunt leones"
Vespa PX 125, Morini Canguro 350, Cagiva Elefant 650, Vespa PX 150, Honda XR 650 R AE, Honda NX 650 Dominator.

maru

Per prima cosa valuta obiettivamente se la zona dove vivi è in grado di darti un svolta commerciale alla produzione dei prodotti che ne derivano, se non c'è mercato o è saturo o ne soffre da concorrenze estere è un problema.

Allevare pecore significa "fare il pastore", il pastore è un imprenditore a tutti gli effetti, la regione simbolo è la Sardegna con 3 milioni di capi, i pastori ne soffrono da anni le conseguenze di una grande produz. di latte, un ricavo irrisorio dalla vendita  del latte   e un impegno che qui molti non se lo immaginano nemmeno, c'è una concorrenza spietata con i paesi dell'est ecc ecc persino la tosatura è affidata ai Neozelandesi che operano in pochi minuti e a basso costo.
Valuta molto ma molto attentamente, intanto sarebbero meglio le capre, ma quante? diciamo 200, i latticini caprini sono ben di altra qualià, perché questo discorso funziona se  ti occupi  della parte commerciale, la produzione di latte è continua, due mungiture al giorno, quindi servono locali per la mungitura automatizzata e attrezzatura per le trasformazioni, la conservazione ecc, il foraggio costa e va coperto in capannone ecc, se c'è tanto terreno tuo ancora meglio, ci pensano loro a tenerlo pulito
La vendita e la consegna del formaggio la devi fare quotidianamente, ai supermercati, attività varie ecc, in più devi vendere anche al dettaglio, non  puoi però fare tutto da solo. Qui tanti allevatori hanno affidato alcuni dei lavori scomodi di questa attività ad Indiani e Pakistani e offrono anche alloggio,   devo dire che ci sanno fare, queste aziende agric. si creano un immagine ed hanno un "dépliant" dove puoi leggere delle loro produzioni, fresche e stag..., di latte misto, aromatiche  ecc  insomma si distinguono e guadagnano una loro clientela per la vendita diretta anche la domenica, sono sempre aperti, non esiste il giorno di riposo.
Non mancano esempi di giovani e coraggiosi imprenditori qui nelle valli Liguri e basso Piemontesi, (val Borbera), alcuni hanno stretto i denti  e ce l'hanno fatta a scapito di un impegno enorme.
Se fossi in te proverei una società col tizio e quindi anche pecore e vendita di carne, (agnelli),  insomma devi produrre e vendere direttamente.

eightman

Quoto in toto il discorso fatto da felino68

Niko-984

La mia intenzione intanto era quella di partire con un piccolo gregge di ovini, circa 50, visto anche il poco terreno a disposizione per fare paglia, erba medica eccetera... per il resto dovrei servirmi dei soliti argini e terreni del demanio dove si va a rotazione ogni anno tra allevatori nei 3 tagli annuali (esempio quest'anno lì la taglia tizio, poi caio, poi sempronio) e ci si divide i territori...

Qui in zona, vivo proprio in aperta campagna, ci sono solo 2 grandi allevatori di pecore, il resto è tutto a bovini... di capre invece proprio non ce n'è concorrenza, e sto valutando la cosa...
In ogni caso inizialmente punterei a una piccola produzione artigianale di formaggi, latte e carne con vendita al dettaglio...

Per quel che riguarda le alternative ultimamente non ne vedo, purtroppo non posso considerare il fatto di fare qualcosa a livello di edilizia (idraulico, elettricista, pittore...) perchè in quel settore qui molta gente è senza lavoro... le sto pensando tutte davvero, sono pure pizzaiolo diplomato all'accademia italiana pizzaioli, potrei fare questo mestiere aprendo una pizzeria mia, ma ormai qui in zona la concorrenza è spietata e con la liberalizzazione delle licenze aprono e chiudono pizzerie praticamente ogni 3 mesi, o hai dei gran fondi per partire, altrimenti non fai niente anche perchè nessuno ti da mutui e per fare un buon prodotto bisogna impiegare farine e ingredienti che portano il costo finale della pizza ad un brezzo ben superiore alla media... la gente quando compra la pizza non sta tanto a guardare se mangiare bene o male, per la maggiorparrte guardano di spendere poco, lo so per esperienza...

lelef

bè come pizzaiolo puoi trovarti uno stagionale st'estate (per il turismo è massacrante ma si guadagna bene),racimoli un pò per poi partire tranquillo con la futura attività.
Informati anche al trattamento pensionistico per il settore, da dipendente una volta in pensione prendi bene ,da imprenditore di solito utili o meno devi pagare parecchio e ti rendono poi qualcosa come la minima con cui non ci si campa!

Felino68

#9
   Beh, Niko, se la terra c'e', gli agnelli li sai scannare e sai a chi darli, prova a chiedere a chi prende il latte dagli allevamenti gia' esistenti se ritirerebbe anche il tuo, intanto che ti organizzi col caseificio, penso che se veramante lo vuoi fare, potresti riuscire. Attento che il fieno e' una brutta bestia !
"Hic sunt leones"
Vespa PX 125, Morini Canguro 350, Cagiva Elefant 650, Vespa PX 150, Honda XR 650 R AE, Honda NX 650 Dominator.

Niko-984

A lavorare come pizzaiolo dipendente non si guadagna abbastanza per gli orari che si fanno e le responsabilità che si hanno...

Poi per me è una questione di principio... non voglio ma soprattutto non posso più affidarmi nel lavorare come dipendente... se faccio qualcosa di differente deve essere un'attività mia, dove rendo conto solo a me stesso e i problemi sono miei, se lavoro sul mio mi sta bene anche lavorare 25 ore al giorno per prendere poco, ma almeno sono sul mio e non rischio di rimanere senza lavoro per scelte commerciali sbagliate di altri, proprio come in questo momento...

Felino? perchè il fieno è una brutta bestia?

carbonela

se vuoi ti elenco io qui in zona verona qualche pizzeria che sà fare la pizza...e che fà anche i soldini!!! se ti elevi dalla media con il prodotto...avrai dei buoni risultati..io mi faccio anche 15 km per andar prendere la pizza d'asporto o al taglio....e ne ho 2 sotto casa...e quando vado...2 volte alla settimana...non guardo se spendo 4/5 € in più...ma guardo di mangiar bene!

Phyl

#12
Se sei bravo ma veramente bravo a fare le pizze la concorrenza c'entra poco secondo me....

Ne ho viste di pizzerie di ottimo livello strapiene da fare 1 ora e 1/2 di fila il sabato sera (alcune anche abbordabili economicamente) accanto ad altre vuote o quasi....

L'allevamento richiede un impegno totale e anche una conoscenza non da poco..... non ci si improvvisa allevatori e casari, bisogna apprendere il mestiere e ci vuole passione sennò si rischia di sbattere presto....

Io direi prima di provarci nel settore che conosci meglio ..... ;)

P.S.: un settore secondo me interessante è quello della vendita diretta di latte crudo.....
ho visto che molte aziende, soprattutto quelle piccole, stanno sviluppando questo discorso...
con le opportune precauzioni igienico sanitarie certificate dalle asl, si comprano dei distributori automatici che in genere al costo di un euro (a fronte dei 35/40 centesimi presi da chi vende il latte alle centrali) ti danno un litro di latte crudo fresco fresco appena arrivato direttamente dall'azienda.....
si sceglie un luogo strategico dove piazzarli (entro certi limiti di distanza dall'allevamento) e via....
se ci si applica nella ricerca della max qualità (difficilmente raggiungibile da grandi allevamenti), con pochi animali si potrebbe anche riuscire a camparci .......
sarebbe anche un po' + semplice rispetto ad un allevamento con trasformazione del latte e vendita di animali macellati .....
ci farei un pensierino.... :)

salim

Io non conosco il settore degli ovini ma ho visto molto da vicino altri tipi di allevamenti (ci ho anche lavorato)
Per me come idea non sarebbe male, però bisogna essere consapevoli che anche in questo campo è esattamente come nel mondo dell'industria:

1 le economie di scala contano tantissimo, ormai la competitività ha ridotto parecchio i margini di guadagno e un piccolo allevamento ti da veramente poco come guadagno, è più un secondo lavoro che un lavoro vero. Per guadagnare bene devi avere migliaia di capi; tant'è che i piccoli allevatori mano mano negli anni hanno gettato tutti la spugna. Giusto un esempio: un allevamento di maiali sotto i 5000 capi oggi non sta in piedi. Sotto i 40000 polli non riesci a trarci uno stipendio decente.

2 i costi iniziali per partire sono molto alti, se vuoi mungere, macellare o trasformare il latte e vendere direttamente al consumatore devi dotarti di una impiantistica professionale che costa cara, anche per automatizzare il più possibile le operazioni; altrimenti sei costretto a vendere i prodotti a peso d'oro

3 non ci si improvvisa in questo settore: un po' di esperienza serve, proprio come se tu volessi aprire una fabbrica, devi conoscere già il prodotto che vuoi fare ed anche avere già qualche gancio nel mercato in cui ti vuoi inserire.

Però io penso che oggi è così per qualsiasi attività uno voglia itraprendere; locali come pizzerie, bar, negozi ne aprono e chiudono a frotte ogni giorno proprio perchè ci si può improvvisare maggiormente e allora in molti ci provano.

Felino68

#14
   @Salim : oggi neanche le economie di scala ti rendono sicuro sul mercato, perche' la dimensione ha un costo, sia di impianto, sia di gestione, elevatissimo. Non puoi competere sulla carne di pollo con un allevamento vietnamita in nessun modo, se allevi in Italia.
   @Niko : se hai un tot di terra a disposizione l' unica cosa che conviene fare e' quella di allevare il numero di animali che quella terra riesce a sfamare. Autarchia per intenderci. Ogni passaggio che si delega ad altri sul proprio prodotto, genera una plusvalenza che si fotte chi fa' questo passaggio. Se riesci ad allevare le pecore al pascolo, a mungere il latte, a produrti scamorze e ricotta e riesci a venderli porta a porta, ogni giorno torni a casa con i contanti in tasca. Conosco gente che vive in tranquillita', ovviamente senza strafare, comprando due quintali di latte vaccino al giorno, trasformandoli in prodotti caseari freschi e vendendoli direttamente. Spesa iniziale circa 85 euro, prodotto estratto, circa 200 euro. Investimento, se si rimane in ambito anonimo, una caldaia (pentolone per riscaldarci il latte), preferibilmente di acciaio inox, un tavolo di lavorazione, preferibilmente di acciaio inox, un fornello a gas e poco piu'. Il siero che residua dalla lavorazione e' ottimo per integrare l' alimentazione dei maiali. Tempo impegnato mezza giornata. Se ci aggiungi il pascolo degli animali la giornata aumenta ma risparmi il costo del latte. Continua.
"Hic sunt leones"
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